In filosofia, il termine «libertà» designa il principio di iniziativa della persona…
In filosofia, il termine «libertà» designa il principio di iniziativa della persona, che opera indipendentemente da ogni necessità sia esterna che interna nella scelta dei fini dell’azione e dei mezzi per raggiungere tali fini.
Nel pensiero greco, inizialmente, la libertà è vista soprattutto come libertà politica e solo più tardi si pone come problema metafisico e morale. Nella filosofia postaristotelica (v. Aristotele) la libertà viene concepita come accettazione cosciente della necessità universale determinata da una ragione immanente. Nell’ambito del pensiero cristiano, sant’Agostino afferma la conciliabilità della libertà del volere umano con l’iniziativa divina della salvezza: il libero volere umano è necessario, ma non sufficiente per salvare l’uomo, quindi è necessaria la grazia. Questa, a sua volta, è insufficiente da sola, perché, se operasse senza l’uomo, non sarebbe grazia, ma fato; essa, invece, è tale perché opera nell’interno dell’uomo e non gli viene imposta dall’esterno come l’ordine universale degli stoici (v. stoicismo). Nella scolastica (v. Tommaso d’Aquino) si nota una duplice tendenza: il volontarismo (che dà la preminenza alla volontà in quanto la libertà si determinerebbe indipendentemente dai motivi che la possono determinare) e il razionalismo (che considera la libertà come una caratteristica propria degli esseri razionali). L’umanesimo italiano esalta il concetto della libertà del singolo individuo, mentre Lutero nega il libero arbitrio e Spinoza lo considera come qualcosa di astratto: infatti per lui la libertà torna a essere spontaneità. Per Locke la libertà non appartiene alla volizione, ma al potere di fare; secondo Leibniz l’essere razionale sceglie sempre secondo il meglio. Kant considera il mondo della natura come soggetto al più rigoroso determinismo, ma giunge al postulato della libertà umana, partendo dalla legge morale (non ha senso dire «devi» a chi non è libero); la libertà di Kant, di conseguenza, è puramente formale e non ha un contenuto speculativamente oggettivo, riscontrabile nell’esperienza.
Nell’idealismo, invece, la libertà ha una portata metafisica: Fichte la fa consistere essenzialmente nell’autonomia morale del soggetto; Schelling cerca di salvarla, distinguendo tra fondamento dell’esistenza di Dio e Dio stesso. In tale prospettiva, tuttavia, l’uomo non è più libero, bensì solo veicolo di libertà (come in Hegel, che la considera come «libertà della ragione»). Nell’Ottocento, per il predominio del positivismo, si studiano, più che i fondamenti metafisici, le modalità psicologiche della libertà. Ulteriori approfondimenti del problema si trovano in Bergson, mentre la libertà diventa uno dei temi centrali delle analisi dei pensatori esistenzialisti (Heidegger, Sartre ecc.).
Nella teoria del diritto, si denominano «diritti di libertà» quei diritti pubblici fondamentali dell’uomo che possono essere fatti valere nei confronti di tutti gli altri soggetti, siano essi pubblici o privati. Questi diritti vengono tutelati dal nostro ordinamento giuridico, che ne garantisce il libero esercizio rimuovendo, di volta in volta, quegli ostacoli che possono provenire dall’attività degli altri soggetti privati o anche dallo stato. Tutti i cittadini (v. cittadinanza) hanno pari dignità sociale e sono uguali dinnanzi alla legge, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua ecc., ed è appunto questa uguaglianza la condizione che rende possibile l’esercizio delle altre libertà. Il più importante diritto di libertà è la libertà personale, da cui derivano i diritti alla libertà di scelta del proprio lavoro, di domicilio, di corrispondenza, di soggiorno, di coscienza, di professione religiosa, di manifestazione delle proprie idee (con parole, scritti o altri mezzi di diffusione), di riunione, d’insegnamento, d’iniziativa economica, di associazione in partiti politici, di organizzazione sindacale, di sciopero ecc. I delitti contro la libertà personale vengono considerati dalla legge penale come delitti contro la persona e sono puniti come tali. Rientrano fra questi: i delitti contro la libertà individuale (riduzione in schiavitù, tratta e commercio degli schiavi); i delitti contro la libertà personale o fisica (sequestro della persona, arresto illegale); i delitti contro la libertà morale o psichica (violenza privata, minaccia, incapacità procurata); i delitti contro la libertà di domicilio; i delitti contro la libertà dei segreti.