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Linguaggio

In un’accezione allargata, il linguaggio è l’insieme dei fenomeni di espressione e comunicazione relativi al mondo umano e animale

In un’accezione allargata, il linguaggio è l’insieme dei fenomeni di espressione e comunicazione relativi al mondo umano e animale; in tal senso si parla di linguaggio verbale e linguaggi non verbali. Benché esistano numerose differenze tra le finalità e le modalità di concretizzazione e uso del linguaggio da parte di animali ed esseri umani, le varie forme di espressione presentano rapporti, continuità e caratteristiche analoghe.
Secondo Ferdinand de Saussure, il linguaggio è la facoltà dell’uomo di produrre insiemi di segni comprensibili. Il linguaggio è dunque la capacità di unire una serie di contenuti dotati di significato con una serie corrispondente di segni dal valore significante, atta a renderli trasmissibili e comunicabili. La facoltà di linguaggio, afferma de Saussure, produce infiniti sistemi di segni dotati di un codice: oltre al linguaggio verbale, la scrittura, l’alfabeto dei sordomuti, i riti simbolici, le forme di cortesia, i segnali militari o quelli stradali ecc.
Presso molti popoli antichi i tatuaggi costituivano un linguaggio simbolico che definiva lo status sociale della persona che li portava.
Il linguaggio come sistema di segni è oggetto di studio della semiologia. La lingua, che è solo una delle realizzazioni del linguaggio, anche se la più complessa, articolata e potente, è oggetto di studio della linguistica.
La capacità di esprimersi attraverso il linguaggio è determinata, nell’uomo, dalla predisposizione genetica, fisiologica e nervosa (v. sistema nervoso) e dalla capacità di elaborazione simbolica. La facoltà di parlare si deve, inoltre, a precise caratteristiche della struttura anatomica (v. anatomia).
I linguaggi non verbali sono costituiti da gesti, atteggiamenti e comportamenti, dalla gestione e dall’uso dello spazio, da interventi di modifica della propria corporeità e della realtà circostante, a cui l’uomo attribuisce o in cui riconosce particolari significati. Essi appartengono sia agli esseri umani sia agli animali. Fanno parte del linguaggio non verbale anche il tono della voce, il riso e il pianto, le boccacce, gli sbadigli, la gestione delle distanze tra emittente e destinatario nel processo di comunicazione, la manipolazione dell’aspetto fisico attraverso abiti, trucco, tatuaggi, cicatrici, ornamenti ecc.
Sono innumerevoli le modalità che l’uomo ha attuato, attua e attuerà, per esprimersi, comunicare e definire la propria identità; ne fanno parte anche i linguaggi iconici, basati sulle immagini, quelli plastici, come l’architettura, quello musicale.