La Luna è l’unico satellite naturale della Terra.
La Luna è l’unico satellite naturale della Terra.
A causa della sua dimensione e della sua composizione, la Luna è talvolta classificata come «pianeta terrestre» insieme cona Mercurio, Venere, Terra e Marte. Ha una superficie pari a 1/14 del nostro pianeta e un diametro medio di 3476 km. La sua distanza dalla Terra è di 384.000 km, la densità è pari ai 3/4 di quella terrestre e l’accelerazione di gravità è 6 volte minore. Il moto di rotazione della Luna è il movimento che compie intorno all’asse lunare nello stesso senso della rotazione terrestre, da ovest verso est con una velocità angolare di 13° al giorno. La durata è quindi uguale a quella del moto di rivoluzione, pari a 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11 secondi. Priva di atmosfera e di campo magnetico, la superficie della Luna è esposta direttamente al vento solare, pertanto la sua temperatura è elevatissima e oscilla tra i 120° e i 150°, poiché ogni suo punto rimane esposto al Sole per circa 14 giorni consecutivi. La luce lunare è il riflesso di quella solare e quella che noi riceviamo è solo il 7%. Sulla sua superficie non esiste acqua. Essa è anzi ricoperta da uno strato di polvere e detriti rocciosi, denominato regolite, dello spessore di circa 60 km. Questo strato ricopre un mantello solido di circa 1000 km che avvolge un nucleo di consistenza viscosa alla temperatura di circa 1300°C. Il campo magnetico della Luna è di circa 1000 volte più debole di quello terrestre. L’energia sismica lunare è praticamente nulla: i terremoti lunari sono al massimo del secondo grado della scala Richter, quindi non avvertibili dall’uomo. I mari sono ampie distese di polveri finissime. Il più grande è il mare Imbrium, largo 1200 km. Per quanto riguarda le montagne, le vette più alte si trovano nelle catene di Leibnitz e Doerfel (raggiungono i 6100 m di altezza), entrambe di probabile origine vulcanica. Altre importanti caratteristiche del suolo lunare sono i crateri. Essi vengono divisi in anfiteatri, circhi e craterini. Gli anfiteatri sono i crateri più vasti: il loro diametro è compreso tra 60 e 300 km. I circhi, con diametri compresi tra 20 e 100 km, presentano la parete interna terrazzata e si osservano spesso, al loro centro, uno o più picchi montuosi. Le montagne lunari si estendono spesso ai bordi dei mari e questi possono essere considerati come dei giganteschi crateri. I domi e le dorsali lunari sono delle alture con un’altezza di qualche centinaio di metri. Quasi tutti presentano un cratere sulla sommità. Il primo uomo a vedere la Terra stando coi piedi poggiati sulla Luna fu lo statunitense Neil Armstrong, accompagnato da Edwin Aldrin, durante l’allunaggio della navicella Apollo 11 avvenuto nel luglio 1969. Da allora, nessun altro ha vissuto l’esperienza di quegli astronauti, ma le informazioni sul nostro satellite non sono mancate perché le sonde di moderna tecnologia ci hanno ugualmente fornito informazioni interessanti. La presenza lunare determina il verificarsi del fenomeno delle maree. La Terra, sottoposta all’attrazione lunare, tende a deformarsi in un’ellisse in direzione della Luna e in quella a essa opposta. Risentono di questo effetto soprattutto i mari, che tendono così ad alzarsi. La Terra, con la sua rotazione attorno al suo asse, fa in modo che ciò interessi tutte le coste. Il fenomeno più appariscente della Luna è certamente quello delle fasi. A mano a mano che i giorni passano, il satellite si allontana sempre di più dal Sole e diventa una falce crescente. L’illuminazione del disco aumenta fino a che, dopo quasi 15 giorni, si verifica la Luna piena: essa, cioè, si presenta con tutto il disco illuminato ed è in opposizione. Si può dire che sorge quando tramonta il Sole e tramonta quando esso sorge.