Termine inglese che indica i mezzi di comunicazione di massa
Termine inglese che indica i mezzi di comunicazione di massa, quei mezzi di comunicazione che diffondono messaggi attraverso un’emittente centralizzata rivolgendosi a un destinatario vasto e indifferenziato attraverso strumenti tecnici specifici (radio, cinema, televisione, internet). Si tratta di una forma di comunicazione pubblica, rapida, destinata a essere consumata in fretta, complessa nella sua organizzazione. La caratteristica principale e determinante di questo processo comunicativo è che emittente e destinatario non hanno un rapporto paritetico: la diffusione è a senso unico, i mezzi attraverso cui avviene non permettono di verificare una risposta del ricevente ma la loro natura pervasiva dà loro il potere di orientare opinioni, giudizi e comportamenti.
I mezzi di comunicazione di massa si sono diffusi nel periodo di espansione industriale (v. industrializzazione) del Novecento, quando le grandi masse hanno avuto accesso a conoscenze, informazioni e immagini prima riservate a pochi.
I messaggi diffusi da mezzi unidirezionali e autorevoli sono spesso ideologizzati e mirano a ottenere l’adesione del destinatario alle proposte dell’emittente: attraverso modelli ripetibili, che danno il senso di novità ma siano riconducibili a stereotipi, si riescono così a ottenere normalizzazione, riduzione dei conflitti e adattamento. Questo ha permesso l’uso dei mezzi di comunicazione di massa per il controllo sociale e la formazione dell’opinione pubblica, per esempio nei regimi nazifascisti. Alcuni studiosi ritengono però che la fruizione di questi messaggi sia caratterizzata da controlli e pressioni da parte dei gruppi a cui il pubblico appartiene. In quest’ottica, il singolo individuo non accetta qualsiasi messaggio, ma solo quelli che non contrastano con il suo modo di pensare.
Il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa è enormemente cresciuto con i processi di globalizzazione. Essi, infatti, sono in grado di mettere in relazione parti diverse della società e di trasmettere il patrimonio sociale e culturale.
Quali sono gli effetti reali dei mezzi di comunicazione di massa? Essi sono spesso accusati di rivolgersi a un pubblico medio, evitando soluzioni originali, distruggendo le caratteristiche culturali dei singoli gruppi e assecondando appunto il gusto medio corrente (con un effetto di conservazione). D’altra parte, la cultura di massa ha diffuso stimoli e informazioni presso chi non aveva mai avuto accesso alla cultura. Finora il mezzo che ha avuto maggiore peso nei rapporti sociali è la televisione, a proposito della quale Enzensberger afferma che il problema è rappresentato da chi la controlla: oggi è il potere economico (v. economia) e politico a farlo. Essa, tuttavia, ha anche potenzialità democratiche.
Oggi l’informazione non è più solamente un flusso gestito dall’alto, esiste una rete di informazioni diffusa, rafforzata dal crescente sviluppo di internet (un sistema di comunicazione telematica – v. telematica), che dà la possibilità di diffondere informazione alternativa. Permangono, però, problemi relativi all’eccesso alle informazioni e ai mezzi, al sovraccarico di informazioni, alla loro spettacolarizzazione.