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Materie plastiche

Sostanze artificiali costituite da molecole organiche…

Sostanze artificiali costituite da molecole organiche semplici in grado di legarsi le une alle altre se sottoposte a opportune condizioni, per formare complessi molecolari disposti in lunghe file (macromolecole).

Le reazioni chimiche fondamentali che permettono la formazione delle macromolecole sono: condensazione, reazione chimica nella quale due o più molecole organiche semplici, uguali o diverse, si combinano tra loro con eliminazione di sostanze semplici (acqua, ammoniaca ecc.); alla condensazione segue la policondensazione, in cui i prodotti della condensazione reagiscono ulteriormente tra loro e con le molecole di partenza per formare, sempre con eliminazione di sostanze semplici, complessi macromolecolari; polimerizzazione, reazione chimica di unione, in presenza di un adatto catalizzatore e senza lasciare prodotti di reazione, di molecole organiche semplici e uguali tra loro per formare un solo complesso macromolecolare. Questi prodotti sono noti in genere come «resine sintetiche»: le resine non vengono però normalmente impiegate pure e il termine «materie plastiche», anche se solitamente impiegato come sinonimo di resine sintetiche, andrebbe riservato alle miscele a base di resine e altri prodotti di vario genere, per lo più inerti, aggiunti per conferire al prodotto proprietà opportune.

Per quanto riguarda la lavorazione delle materie plastiche, esse vengono preparate in genere sotto forma di polveri o di granuli: per la preparazione delle polveri si parte, nel caso di resine termoplastiche, dai polimeri già preparati, mentre nel caso di resine termoindurenti si parte dal monomero o da prodotti poco polimerizzati che terminano la polimerizzazione durante lo stampaggio a caldo. In alternativa, le materie plastiche possono essere preparate sotto forma di soluzioni più o meno vischiose. Per ottenere il prodotto finito, i metodi di produzione più usati sono la colata della plastica fusa in appositi stampi, l’iniezione di resine termoplastiche fuse in stampi mediante un apposito pistone, l’estrusione (che consiste essenzialmente nel forzare per compressione il materiale, allo stato pastoso, a passare attraverso una sagoma che riproduce la forma esterna del pezzo che si vuole ottenere) e lo stampaggio sotto pressione.