Nel Mesolitico, anche l’industria della pietra e dell’osso, così come l’arte, diventa più povera
Nel Mesolitico, anche l’industria della pietra e dell’osso, così come l’arte, diventa più povera: gli strumenti tecnici sono ancora quelli del periodo precedente e le uniche novità sono costituite da piccoli utensili in pietra che, grazie alle loro dimensioni ridotte, diventano più efficaci.
Ad essi si aggiunge l’utilizzo dell’accetta, di pietra o di osso, che trova una grandissima diffusione, legata alla grande estensione delle foreste e quindi alla necessità di lavorare il legno.
La vera novità, che caratterizza la fine di questo periodo, è il timido inizio della coltivazione di piante commestibili e dell’addomesticamento di alcuni animali: primo tra tutti il cane, che diventerà un fedele amico dell’uomo e che, in cambio di cibo e protezione, gli fornirà aiuto nella caccia.
Tra le armi utilizzate compare, al passaggio tra Paleolitico e Mesolitico, il boomerang, che rappresenterà, per l’uomo, una importante conquista nelle tecniche di caccia e di difesa.
Per spostarsi con meno fatica e più velocemente, inoltre, alcune tribù inventarono i primi mezzi di trasporto: sulle distese coperte di neve e sui duri terreni ghiacciati gli uomini del Mesolitico impiegarono le prime slitte, prive di ruote e dotate di pattini, da cui sarebbero derivate sia le prime imbarcazioni che i carri.