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Mitologia

Narrazione e complesso di miti tramandati per tradizione; studio di miti

Narrazione e complesso di miti tramandati per tradizione; studio di miti (nella loro origine, nel loro significato, nei loro rapporti con la religione, nel loro simbolismo, ecc.); complesso di elementi mitologici assunti dai poeti nella letteratura.

Nata con i popoli primitivi, se ne occupò il pensiero critico sin dai primordi della filosofia, in quanto le narrazioni tradizionali non erano soddisfacenti alla luce della ragione e alle esigenze della morale dei pensatori. Tuttavia, quando si tentò di darne una prima spiegazione, si disse che i miti furono delle allegorie (espressioni di concetti astratti attraverso figure concrete) e che sotto i nomi divini si celavano forze della materia o qualità morali. Questa posizione fu accettata dalla primitiva Chiesa cristiana, secondo la quale le antiche divinità non erano in realtà degli dei, ma o uomini divinizzati o semplicemente delle allegorie, o addirittura altrettanti demoni. L’allegorismo con cui si interpretavano i miti continuò anche nel medioevo. Il primo a dire che la mitologia era stata la rappresentazione fantastica della realtà fu Giambattista Vico. Nel XIX secolo, però, si sosteneva ancora che la mitologia era stata una sapiente e scaltra astuzia e un’invenzione dei sacerdoti allo scopo di dare forma comprensibile e sensibile a verità note solamente a loro. Oggi gli studiosi di mitologia concordano nel ritenere che essa fu un prodotto dello spirito religioso, e rigettano assolutamente la spiegazione allegorica. Fanno infatti osservare che i miti non si occupavano di argomenti qualsiasi, ma soltanto di ciò che si riteneva essenziale e indispensabile all’umana convivenza; col proiettare l’origine del mondo e delle singole istituzioni che la reggono all’età degli eroi e degli dei, non si faceva altro, in fondo, che dare una giustificazione religioso agli argomenti dei miti e rivestirli della garanzia dell’immutabilità: religiosità e immutabilità sono due aspetti molto importanti della convivenza. In questo senso il mito aveva una sua specifica funzione nei riguardi della comunità, in quanto a questa riproponeva continuamente dei modelli di vita.