Musicista austriaco (Salisburgo 1756 – Vienna 1791).
Musicista austriaco (Salisburgo 1756 – Vienna 1791).
È uno dei maggiori musicisti di tutti i tempi, ma la sua grandezza fu pressoché ignorata nel XIX secolo. Al contrario che in Beethoven, in Mozart è assai difficile trovare una tendenza alla distruzione delle forme tradizionali; tuttavia sotto le apparenze della musica galante, nobilitata dal suo istinto artistico, Mozart dette alla musica del suo tempo delle basi che andavano molto al di là dell’epoca a lui contemporanea, esprimendo nella sua arte un sentimento drammatico e totale della vita. La precocità musicale di Mozart è da ritenersi assolutamente straordinaria; già nel 1762, a soli 6 anni, egli compì, assieme al padre Leopold e alla sorella Nannerl (1751-1829) una tournée concertistica a Monaco e a Vienna e, nel 1763, a Parigi e a Londra, dove furono pubblicate le prime sue composizioni. Al suo ritorno apparvero a Salisburgo le opere giovanili La finta semplice (1768) e Baslien et Bastienne (1768). Nel 1769 fu nominato direttore dell’orchestra dell’arcivescovo.
In seguito Mozart compì il suo primo viaggio in Italia, dove fu esaminato e acclamato trionfalmente dai maggiori compositori dell’epoca e dove ricevette l’incarico di comporre numerose opere. Dal 1772 al 1778 compose a Salisburgo varie sinfonie, messe, concerti, musica da camera e le opere La finta giardiniera (1775) e Il Re pastore (1776) su testo del Metastasio. Licenziatosi dall’incarico, nel 1777, Mozart andò con la madre a Monaco, Augsburg e Mannheim, dove si innamorò della cantante Aloysia Weber, e a Parigi, dove la madre morì. Allora fece ritorno a Salisburgo, come organista di corte, e compose l’Idomeneo (1781) per Monaco. Dopo la definitiva rottura con l’arcivescovo di Salisburgo, si recò, come libero compositore, a Vienna (1781), per incarico dell’imperatore Giuseppe, lì scrisse Il Ratto dal serraglio (1781). Un anno più tardi sposò Costanza Weber. Nel 1786 apparvero Le Nozze di Figaro, su testo di Beaumarchais riscritto dal Da Ponte e nel 1787 il Don Giovanni (Da Ponte) per Praga. In seguito ai grandi successi riportati con queste opere, fu nominato dall’imperatore compositore di corte. Nel 1789 si recò a Berlino, Dresda e Lipsia, dove suonò alla Thomaskirche. Nel 1789-90 scrisse Così fan tutte, nel 1791 La clemenza di Tito e Die Zauberffóte (Il flauto magico), su testo di Emanuel Scikaneder. L’ultima opera di Mozart fu il Requiem, iniziato nel 1791 e completato dal suo allievo F.X. Siissmaver. La sintesi universale di tutti gli elementi stilistici del secolo XVIII costituisce la grandezza della sua arte. Mozart compose capolavori in tutti i generi musicali. La sua estetica operistica può essere riassunta nella sua frase: «La poesia deve essere la figlia fedele della musica», cioè l’elemento musicale nell’opera è completamente autonomo e non è condizionato dal testo. Con Il flauto magico, egli dette il modello per l’intero sviluppo successivo dell’opera tedesca. Per la produzione sinfonica (v. sinfonia) e in genere strumentale di Mozart fu determinante la sua amicizia con J. Haydn, al quale egli dedicò una serie di quartetti d’archi. Nelle sue sonate per pianoforte, nella sua musica da camera e nelle sue sinfonie, Mozart sviluppò la struttura classica della sonata, pur senza aderire a essa schematicamente, e portandola alla sua più alta espressione. Nelle ultime opere (Il flauto magico, le sinfonie della maturità, il Requiem) Mozart affrontò direttamente il confronto e la discussione con la polifonia di J.S. Bach e soprattutto di G.F. Hëndel. Fra le altre composizioni, ricordiamo: Apollo e Giacinto (1767), Mitridate, re del Ponto (1770), Ascanio in Alba (1771), Lucio Silla (1772), Il direttore d’orchestra (1786); 40 sinfonie, 31 serenate, danze per orchestra; marce ecc. Sei concerti per violino, 25 concerti per pianoforte; concerti per flauto, clarinetto, fagotto, corno ecc. Della musica da camera ricordiamo 7 quintetti d’archi, 26 quartetti d’archi, 7 trii per pianoforte, 42 sonate per violino, duetti per diversi strumenti; Eine klefne Nachtmusik per quintetto d’archi; 17 sonate per pianoforte, variazioni, rondos ecc. per pianoforte.