Le forme artistiche del Neolitico, pur senza possedere il fascino delle pitture delle caverne paleolitiche…
Le forme artistiche del Neolitico, pur senza possedere il fascino delle pitture delle caverne paleolitiche, raggiunsero livelli notevoli. Alcune zone dell’Africa sono caratterizzate dalla ricchezza di graffiti e pitture sulla roccia: l’area egiziana, del delta del Nilo, per esempio, è caratteristica per la presenza di graffiti che rappresentano scene di caccia, animali, imbarcazioni, uomini e donne.
Ma di gran lunga più famose sono le incisioni e le pitture scoperte nel Sahara. Questa regione, oggi desertica, durante il Neolitico era caratterizzata da clima più umido, ed era abitata da cacciatori, pastori ed agricoltori.
I disegni e le pitture che si possono ammirare in questa zona sono migliaia e sono stati realizzati, probabilmente, durante un periodo lunghissimo, compreso tra il 3500 a.C. e la fine del primo millennio a.C.
Le pitture del periodo Neolitico possono essere suddivise in due gruppi: al Neolitico più antico appartiene un primo gruppo di pitture, attribuite ad una popolazione di cacciatori, che disegnò sulla roccia – oltre a figure umane con bastoni, archi e lance – anche animali quali bufali, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, struzzi e mufloni.
Il secondo gruppo di disegni è attribuito ad una popolazione di pastori che, più tardi, insieme a mandrie di buoi dalle grandi corna e a greggi di pecore, giunse nella stessa regione. Questi disegni, colorati, mostrano scene di caccia e mandrie di buoi, a cui si aggiungono soggetti che presentano somiglianze con quelli che saranno poi rappresentati dagli Egiziani: dee con la testa di uccello, barche, arieti, tori con un disco tra le corna.
Sono successive tutte quelle rappresentazioni in cui compare il cammello, animale giunto nel Sahara solo al tempo dei Romani, o il cavallo, che giunse in questa zona non prima del 1000 a.C.
Con la produzione della ceramica si diffuse, a partire dalla Grecia e l’Anatolia e fino alla Mesopotamia e all’Iran, l’uso di decorare il vasellame, inizialmente di rosso e giallo.
Analizzando lo stile delle decorazioni delle ceramiche è possibile risalire, insieme alle migrazioni delle popolazioni, anche alle tecniche, alle invenzioni e alle forme artistiche che caratterizzarono le nascenti civiltà.