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Percolato

Liquame che, nelle discariche, è originato soprattutto dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti…

Liquame che, nelle discariche, è originato soprattutto dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione dei rifiuti stessi. Ha un tenore più o meno elevato di inquinanti (v. inquinamento) organici e inorganici, derivanti dai processi biologici  e fisicochimici all’interno delle discariche, in base alla tipologia dei rifiuti. Per legge, il percolato deve essere incanalato e opportunamente trattato nella discarica stessa o trasportato in appositi impianti di trattamento.

La formazione di percolato varia in funzione di due parametri principali: la meteorologia della zona (piovosità, v. vento) del sito influenzano i processi di origine del percolato); caratteristiche medie dei rifiuti (umidità media e il grado di compattazione).Un’alta umidità aumenterà la produzione mentre un alto grado di compattazione la ridurrà.

L’infiltrazione di acqua dall’esterno deve essere comunque controllata tramite impermeabilizzazioni efficaci del fondo della discarica e della superficie in fase di chiusura della discarica. Inoltre, proprio per ridurre l’infiltrazione superficiale si cerca di favorire l’allontanamento delle acque piovane (v. pioggia) realizzando, ai lati della parte elevata della discarica, delle pendenze in grado di provocare lo scorrimento dell’acqua e il successivo allontanamento. Un altro metodo usato per ridurre le infiltrazioni è la piantumazione della superficie della discarica una volta chiusa: le piante sono infatti in grado di trattenere ed allontanare per evapotraspirazione una quota dell’acqua piovana.

Le caratteristiche organolettiche del percolato sono principalmente colore scuro, variabile a seconda della concentrazione; consistenza più o meno viscosa; odore, definibile come «stagnante», generalmente sgradevole.