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Planisfero

Il planisfero o mappamondo è una rappresentazione grafica piana di tutta la superficie della Terra…

Il planisfero o mappamondo è una rappresentazione grafica piana di tutta la superficie della Terra, ottenuta attraverso metodi geometrici. I primi abbozzi schematici di planisferi di cui si sia a conoscenza sono stati ritrovati su tavolette babilonesi risalenti a più di 3000 anni prima di Cristo; la prima rappresentazione cartografica del mondo allora conosciuto fu realizzata da Anassimandro di Mileto, che immaginò le terre come un disco galleggiante sulle acque. Dalla cartografia romana ci rimangono, oltre a varie opere cartografiche, le copie, di alcuni secoli posteriori, delle carte di Tolomeo, tra cui un planisfero che costituisce una sintesi di tutte le conoscenze geografiche acquisite fino a qual tempo. Il planisfero di Tolomeo è forse il primo tentativo di rappresentare il mondo così come si presume venisse visto nel II secolo d.C. dalla civiltà occidentale. Esso venne realizzato sulla descrizione contenuta nel libro di Tolomeo, Geographia, scritto intorno al 150 d.C.

Sebbene le mappe autentiche non siano mai state trovate, l’opera contiene migliaia di riferimenti di varie parti del mondo, oltre alle coordinate che hanno permesso ai cartografi di ricostruire la visione del mondo di Tolomeo, quando il manoscritto venne riscoperto intorno al 1300.
Il più significativo contributo fornito da Tolomeo e dalle sue mappe fu probabilmente l’utilizzo, per la prima volta, delle linee longitudinali e latitudinali e la specificazione delle località terrestri tramite osservazioni celesti. In epoca medievale furono disegnati planisferi che non tenevano conto delle conquiste scientifiche delle epoche precedenti, ma che si basavano su preconcetti religiosi per cui la Terra veniva spesso rappresentata con forme bizzarre e curiose. In questi secoli erano molto diffuse anche le rappresentazioni stilizzate, in cui la Terra era disegnata inscritta in una O e suddivisa in tre parti da una T. Nuovi progressi furono compiuti nel XV secolo con il mappamondo di fra Mauro (1459) e il globo terrestre di Martin Behaim (1492), la prima rappresentazione della Terra su una sfera. Nel XV secolo cominciarono ad apparire anche numerose edizioni delle carte di Tolomeo, che avevano il merito di essere costruite su basi matematiche con il metodo della proiezione.

Dopo le grandi scoperte del XV e XVI secolo apparvero i planisferi in cui venivano riportate le nuove terre, il primo dei quali fu quello del 1500 di Juan de la Cosa seguito da quello del 1502 di Alberto Cantino e del 1544 di Sebastiano Caboto. A partire dal XVI secolo vennero introdotti nuovi metodi di proiezione come quello cilindrico isogonico di Mercatore, introdotto nel suo mappamondo nel 1569. Nel XVII e XVIII secolo si moltiplicarono i nuovi reticolati di proiezione ad opera di cartografi di grande valore e poterono essere così disegnati mappamondi in cui venivano ridotte al massimo le deformazioni che si hanno rappresentando la superficie subsferica della Terra su un piano.

Il planisfero celeste è invece la raffigurazione della sfera celeste su una superficie piana a contorno circolare rappresentante l’Equatore celeste, utilizzando una proiezione stereografica equatoriale e distinguendo con simboli diversi gli astri dei due emisferi. Da ricordare quelli di Tolomeo e di Tycho Brahe, riportanti le più antiche concezioni del sistema solare. Un disco graduato libero di ruotare su un planisfero permette di ricavare rapidamente alcuni elementi astronomici, a seconda del tipo di graduazione adoperato (ora di levata e tramonto di un dato astro, eclissi ecc.).