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Radio

Dal punto di vista tecnico, la radio è tecnologia elettronica che utilizza onde elettromagnetiche e onde radio…

Dal punto di vista tecnico, la radio è tecnologia elettronica che utilizza onde elettromagnetiche e onde radio, la cui frequenza è al di sotto della luce visibile. L’apparecchio elettronico che permette di trasmettere e ricevere onde radio è chiamato «radiotrasmettitore». Oggi la comunicazione radiofonica è per lo più gestita dalle emittenti radiofoniche, che diffondono onde radio per mezzo di enormi antenne, operando su frequenze prestabilite e con forte potenza in modo da consentire un ascolto di buona qualità in territori abbastanza estesi.
Abbiamo così la trasmissione radio di notizie, musica e programmi vari, destinati ad ascoltatori privati. I programmi trasmessi possono essere di tipo vario, in molti casi si tratta di programmi registrati in precedenza, in altri possiamo avere radiocronache di avvenimenti sportivi o di altri avvenimenti di interesse generale oppure, secondo il modello delle moderne radio private, trasmissione di semplici programmi musicali accompagnati dalla presentazione di uno speaker, in tal caso la trasmissione è generalmente diretta, cioè contemporanea all’avvenimento.
I notiziari vengono normalmente trasmessi direttamente dagli studi dell’ente radiofonico e riportano i fatti salienti avvenuti nella giornata e in particolar modo nelle ore immediatamente precedenti il notiziario stesso, che costituisce pertanto il mezzo di informazione più rapido per gran parte della popolazione.

Le stazioni radio sono costituite da un impianto trasmittente di potenza elevata, collegato agli studi in cui si svolgono i programmi per mezzo di cavi simili a quelli telefonici, ma a banda larga, collegato a un sistema di antenne che irradia in tutte le direzioni; le bande di frequenza assegnate attualmente alle trasmissioni radiofoniche sono raggruppabili in quattro bande, rispettivamente: onde lunghe (150-285 kHz, pari a m 2000-1050); onde medie (520-1605 kHz, pari a m 570-186); onde corte (vari intervalli da 3,2 a 26,1 MHz, cioè da 94 a 11,5 m); onde ultracorte (50-1000 MHz, m 6-0,3), impiegate soprattutto per le trasmissioni a modulazione di frequenza e televisive (v. televisione).
Le onde lunghe sono state attualmente quasi del tutto abbandonate, dato che le potenze richieste sono troppo elevate in relazione alla portata ottenibile; le onde medie sono le più usate per le trasmissioni nazionali e le onde corte, con le quali si ottengono a parità di potenza le portate più elevate, per quelle internazionali; bisogna ricordare a questo proposito che le trasmissioni sulle onde corte sono soggette a vari fenomeni di disturbo discontinuo che non si riscontrano sulle onde medie.