Durante l’anno abbiamo l’opportunità di leggere molti testi! Troverai tantissime fiabe versione integrale come questa di Raperonzolo… Protrai ricopiare il testo per esercitarti nella scrittura… leggerlo tutte le volte che vuoi per esercitarti e più in là ne potrai fare anche il riassunto! Buon divertimento e buon lavoro!
C’erano una volta due sposi che desideravano tanto avere un figlio. Finalmente la donna annunciò al marito di aspettare un bambino. La loro casa dava su un giardino meraviglioso pieno di piante da frutto, di fiori e di verdura. Ma il giardino era circondato da un alto muro e nessuno osava entrarvi, poiché apparteneva a una maga molto potente.
Un giorno la donna vide nel giardino dei raperonzoli verdi e freschi che erano una bellezza, e le venne una gran voglia di mangiarseli. Ma, siccome sapeva che era impossibile entrare in quel luogo, diventava ogni giorno più pallida e magra dalla voglia di raperonzoli.
Il marito, vedendo la moglie così deperita, decise allora di entrare nel giardino per cogliere qualche raperonzolo. Avuti i raperonzoli, la donna se li fece in insalata e la mangiò. Ma, non appena l’ebbe finita, la voglia crebbe ancor di più. L’uomo allora, scavalcò ancora il muro per entrare di nascosto nel giardino ma… ad attenderlo c’era la maga, più arrabbiata che mai. “Come osi entrare qui dentro a rubarmi i raperonzoli?” chiese.
“Scusatemi signora” balbettò lui confuso. “Sono per mia moglie; le è venuta una tal voglia che ne morrebbe se non ne potesse mangiare più.
“Va bene” disse la maga placata. “Se le cose stan così, prendi tutti i raperonzoli che vuoi, ma ricorda, non appena nascerà il bambino me lo dovrete dare!” L’uomo, intimorito, acconsentì. Così, quando nacque una bambina, la maga se la prese.
Raperonzolo, questo era il nome datole dalla maga, era una meraviglia di bambina. Quando ebbe dodici anni, la megera la portò nella foresta e la rinchiuse in una torre altissima e senza porte, né scale; l’unica entrata era una finestrella in cima alla torre. Quando la maga voleva entrare, chiamava Raperonzolo, le faceva calare le lunghe trecce e si arrampicava. Dopo qualche anno, un mattino, un principe passò di lì e udì una voce soave. Guardò in alto e intravide una fanciulla alla finestra della torre. Ne rimase così incantato che cercò l’entrata, ma non la trovò. Ogni giorno tornava nella foresta per sentire il canto della fanciulla; accadde così che mentre si trovava lì in ascolto, vide arrivare la maga che gridò: “Raperonzolo, bellina, cala giù la tua treccina.”
Il principe allora aspettò che la maga se ne andasse e poi gridò anche lui la frase. Raperonzolo lasciò cadere le trecce e il bel principe salì. La fanciulla non aveva mai conosciuto un uomo prima di allora, e all’inizio si intimorì. Ma il giovane le parlò in modo così gentile e spiritoso che poco dopo i due erano già diventati amici. La sera, al tramonto, il principe arrivava e i due giovani passavano lunghe ore insieme; così si innamorarono.
Ogni volta, il principe portava alla bella una matassa di seta affinché intrecciasse una scala per poter fuggire con lui.
Ma un brutto giorno, Raperonzolo si tradì nell’issare la maga e si lasciò sfuggire: “Certo che tu pesi, il mio principe è molto più leggero di te!”
Nell’udire queste parole, presa dal furore per l’inganno della fanciulla, la maga dapprima le recise le trecce con una forbice, poi la trascinò in un luogo remoto e deserto della foresta. Quindi la maga tornò alla torre e rimase in attesa del principe. Quando questi arrivò chiamò la fanciulla; la maga allora calò le trecce di Raperonzolo e fece salire il giovane. Non appena lo vide, si avventò su di lui, gridando: “Cerchi forse la tua bella? Non è più qui, sciocco!”
Il giovane, spaventato, precipitò dalla finestra! Fortunatamente non morì, ma fu accecato dalle spine di un rovo sotto la torre.
Per lungo tempo il principe vagò cieco nella foresta, piangendo per il dolore di aver perso la sua amata. Ma un giorno il giovane arrivò nella radura dove viveva Raperonzolo, e udì il suo canto.
Nel vedere il principe, la fanciulla pianse di gioia e si buttò tra le sue braccia. Due lacrime dell’amata caddero allora sui suoi occhi ciechi e il principe riacquistò miracolosamente la vista. Da quel giorno i due giovani non si separarono più e vissero felici insieme ai due bambini nati dal loro amore.