Complesso di beni e servizi…
Complesso di beni e servizi prodotti, in un periodo determinato, da singoli o da collettività e a loro disposizione per consumi, investimenti, risparmi.
La somma dei redditi delle diverse unità produttive – cioè il complesso dei beni prodotti e scambiati in una determinata area geografica e in un periodo determinato – costituisce il reddito nazionale.
Quest’ultimo comprende i risultati produttivi del complesso degli atti economici che si compiono in uno stato ed è oggetto di particolare attenzione della scienza economica, per cui è bene analizzarlo per dimostrare come si forma e come viene distribuito ai soggetti economici che contribuiscono alla sua produzione.
Bisogna, anzitutto, dare la definizione di prodotto nazionale lordo: esso è il valore complessivo di tutti i beni finiti prodotti e scambiati nel periodo di tempo dato. Detraendo dall’ammontare del prodotto nazionale lordo (posta, come ipotesi più semplice, un’economia chiusa), gli ammortamenti e le imposte indirette, si ottiene il reddito distribuito ai vari fattori di produzione sotto forma di salari, rendite, interessi (v. tasso di interesse), profitti (cosiddetto «reddito nazionale netto al costo dei fattori»). Detraendo ulteriormente le imposte dirette si ottiene il reddito disponibile, che rappresenta l’ammontare che può essere speso in beni di consumo o in investimenti da parte del settore privato.
La determinazione del livello di equilibrio del reddito nazionale costituisce uno dei punti centrali del pensiero economico moderno. L’affermazione dei classici che il sistema economico è sempre capace di raggiungere un livello di equilibrio (in cui, cioè, tutte le risorse sono occupate) è stata contestata da John M. Keynes nella sua opera fondamentale Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936): egli, infatti, ha dimostrato la possibilità che, in corrispondenza di un livello di reddito in cui il sistema è in equilibrio, sussiste permanentemente uno stato di disoccupazione (cosiddetta «rivoluzione keynesiana»).
La partecipazione delle diverse categorie dei fattori di produzione (lavoro, capitale ecc.) alla ripartizione del reddito nazionale dipende da varie cause. Sul piano statistico, tuttavia, si nota come ai redditi di lavoro vada una parte sempre crescente del reddito nazionale man mano che un paese si industrializza (v. industrializzazione). Questo è vero non soltanto quando si consideri la storia economica dei singoli paesi, ma anche quando si faccia un raffronto tra i paesi sottosviluppati (v. sviluppo) e a basso grado di industrializzazione con quelli di grado più elevato.