L’immissione nell’atmosfera di ingenti e crescenti quantitativi di anidride carbonica provocano un fenomeno fisico che è stato denominato dagli scienziati «effetto serra».
L’immissione nell’atmosfera di ingenti e crescenti quantitativi di anidride carbonica provocano un fenomeno fisico che è stato denominato dagli scienziati «effetto serra». L’anidride carbonica emessa in quantità così elevate si comporta, verso il flusso di energia proveniente dal Sole, come i vetri d’una serra (da ciò il nome di «gas serra» o gas «climalterante»); essa infatti lascia passare i raggi solari ma ne impedendisce il reirraggiamento sotto forma di radiazione infrarossa. L’energia radiante così intrappolata, tende a riscaldare la superficie terrestre alterando in misura più o meno accentuata il clima del pianeta.
Le rilevazioni effettuate hanno evidenziato in maniera del tutto innegabile che la temperatura media globale della superficie terrestre negli ultimi anni sia aumentata inesorabilmente, registrando una brusca accelerazione negli anni Ottanta e Novanta (con il 1993 anno più caldo del secolo).
Secondo gli scienziati della Nasa, il rapporto fra effetto serra e riscaldamento della Terra è sicuro al 99%. Se la tendenza all’aumento rimane costante, gli scienziati hanno previsto che tra il 2030 e il 2050 la temperatura media potrebbe essere di 2-5 °C più alta di quella degli anni Ottanta, con un riscaldamento 5-10 volte più rapido di quello del XIX secolo e con la temperatura a livelli mai raggiunti negli ultimi 2 milioni di anni. Il riscaldamento della superficie terrestre, oltre a provocare cambiamenti di portata imprevedibile sugli ecosistemi terrestri, con rischi per la biodiversità, per la sopravvivenza delle foreste, per la capacità produttiva dei sistemi agricoli (v. agricoltura), potrebbe avere come conseguenza drammatica lo scioglimento delle calotte polari che porterebbe a un innalzamento della superficie marina come con conseguente sommersione di isole, vaste zone di terraferma e di città con elevata densità di popolazione. L’entità del rischio ha costretto la comunità internazionale, negli ultimi anni, a prendere accordi per la limitazione delle immissioni dei gas serra nell’atmosfera (v. Protocollo di Kyoto).