Durante il governo di Cesare, l’ultimo grande uomo della repubblica, si erano create tutte le premesse per la nascita dell’impero, ma egli non fu mai nominato imperatore.
Antonio e Cleopatra
Durante il governo di Cesare, l’ultimo grande uomo della repubblica, si erano create tutte le premesse per la nascita dell’impero, ma egli non fu mai nominato imperatore.
Dopo il suo assassinio i membri dell’aristocrazia romana responsabili della congiura fuggirono e a Roma ripresero le lotte interne per il potere.
Nacque un secondo triumvirato, riconosciuto dal Senato e costituito da tre personaggi strettamente legati a Cesare: Marco Antonio, valoroso guerriero che fu suo luogotenente; l’amico Marco Emilio Lepido, generale di cavalleria; e il nipote e figlio adottivo Caio Ottaviano. I tre uomini, uniti per sgominare gli uccisori di Cesare che nel frattempo avevano armato un esercito in Grecia, li raggiunsero e li sbaragliarono nella battaglia di Filippi in Macedonia.
L’alleanza ebbe vita breve e presto si accese una contesa tra i due più agguerriti: Antonio e Ottaviano. Il primo si era innamorato di Cleopatra, la bella e intelligente regina d’Egitto che era stata amante anche di Giulio Cesare. Per lei Antonio aveva ripudiato la moglie, sorella di Ottaviano, e a lei aveva donato i territori romani della Fenicia, Cipro, parte dell’Arabia, la Cilicia e la Palestina.
Per colpire Antonio, Cesare convinse il Senato a dichiarare guerra a Cleopatra, che intanto si era spostata in Grecia con il nuovo compagno e il proprio esercito. Lo scontro decisivo avvenne nel 31 a.C. con la battaglia navale di Azio, nel mar Ionio. Antonio e Cleopatra furono sconfitti, fuggirono e si tolsero la vita; l’Egitto divenne proprietà privata di Ottaviano, che dopo aver ristabilito la pace ottenne la fiducia del popolo e del Senato e si fece nominare primo vero imperatore.
Con Azio cominciò una nuova fase della storia di Roma, destinata a durare 350 anni: l’impero. Nel corso di questo periodo Roma toccò l’apice del suo splendore e la massima espansione territoriale.
Dappertutto nell’impero era un affannarsi a costruire, abbellire, ornare, erigere case e monumenti, edifici pubblici e giardini, terme, circhi, teatri.
GIULIO CESARE ROMA IMPERIALE AUGUSTO AL POTERE