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Santiago Calatrava

Nato a Benimamet presso Valencia nel 1951, dopo aver studiato alla Scuola d’Arte (1968-1969)

Nato a Benimamet presso Valencia nel 1951, dopo aver studiato alla Scuola d’Arte (1968-1969) e alla Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Valencia (1969-1973), dove si è laureato nel 1974, nel 1981 Calatrava consegue la laurea in Ingegneria civile presso il prestigioso Politecnico di Zurigo, città dove decide di aprire il suo studio. La duplice formazione di architetto e ingegnere, che lo ha fisiologicamente avvicinato ad architetti quali Pier Luigi Nervi, nonché la collaterale attività di scultore e pittore, lo hanno condotto sin dai suoi progetti giovanili a un originalissimo tentativo di mescolare elementi dell’ingegneria civile ed elementi architettonici tradizionali, cercando al contempo di coniugare le strutture edilizie con le tensioni plastiche in bilico tra pieno e vuoto tipiche invece della scultura. Tra le sue prime opere, già contrassegnate da quell’approccio secondo cui – a detta dello stesso Calatrava – «l’architettura si fa da dentro verso fuori», connotate da uno stile organico volto a imitare la natura e dall’impiego di materiali come acciaio, vetro e cemento, si ricordano il Jakem Steel Warehouse a Munchwilen in Svizzera (1983-1984), l’Ernsting Warehouse a Coesfeld in Germania (1983-1985), il ponte Bach de Roda Felipe II a Barcellona (1984-1987), il liceo di Wohlen (1983-1988) e l’atrio della stazione centrale di Lucerna in Svizzera (1983-1989).
Progetti realizzati a cavallo tra anni Ottanta e Novanta, che segnano la maturità dell’architetto catalano, la galleria del BCE Place a Toronto (1987-1992) e la stazione dei treni TGV a Lione (1989-1994) sono contrassegnati rispettivamente da una volta slanciata e neogotica di efficace impatto scenografico e da una struttura in calcestruzzo, vetro, acciaio e alluminio ideata quasi per imitare la corazza di un animale preistorico.
Tra le maggiori opere degli anni Novanta, in cui Calatrava porta a conclusione un percorso stilistico iniziato all’incirca un decennio prima, sono lo spettacolare ponte ad Alamillo di Siviglia (1992), il padiglione del Kuwait all’Expo di Siviglia (1992), la stazione d’Oriente a Lisbona (1993-1998),

il ponte de la Mujer a Buenos Aires (1998). Merita infine citare, per la produzione più recente dell’architetto iberico, il Museo della Scienza a Valencia (2001), il Turning Torso di Malmoe in Svezia (2005), in Italia i tre ponti strallati (sospesi) Le vele, sull’autostrada A1 a Reggio Emilia (2007), e il «quarto ponte» sul Canal Grande a Venezia tra piazzale Roma e la stazione di Santa Lucia (2007).