Scopri, impara e cresci

Scienza e tecnica ad Alessandria d’Egitto

Nel III secolo a.C., in epoca ellenistica, Alessandria d’Egitto…

Nel III secolo a.C., in epoca ellenistica, Alessandria d’Egitto era un faro a cui si guardava da tutto il Mediterraneo per le notevoli conquiste in campo scientifico e tecnologico. Lo stesso Archimede, nativo di Siracusa, studiò qui, ed Euclide vi operò a lungo, poiché ad Alessandria si incontravano e confluivano l’una nell’altra la tradizione greca e quella persiana, egizia e babilonese, portando a una compenetrazione tra i saperi di diverse culture, che fece fiorire le scienze e le tecnologie.

Tolomeo

Primo fondò ad Alessandria la Biblioteca, la più grande e ricca biblioteca del mondo antico, punto di riferimento per tutti gli uomini di cultura del bacino del Mediterraneo. Tra i numerosi studi compiuti ad Alessandria ricordiamo qui quelli nel campo dell’idrostatica e dei gas compressi. Ctesibio, Filone di Bisanzio ed Erone progettarono ordigni militari di vari tipi, ma anche macchine più curiose: il teatro automatico, i primi distributori di bevande automatizzati, orologi idraulici, e pompe anti-incendio azionabili mediante aria compressa.
Durante la sua permanenza ad Alessandria, Archimede inventò macchine capaci di risparmiare energia e lavoro, migliorando l’efficacia della loro azione.
Per esempio, la coclea, una vite utilizzata per sollevare l’acqua, e la prima lente di ingrandimento, scoprì anche il peso specifico mentre cercava di stabilire in quale percentuale fossero presenti l’oro e gli altri metalli nella corona del tiranno di Siracusa. Erone, invece, compì diversi studi sulla trasmissione del calore, e a lui è attribuita la realizzazione della prima primitiva macchina a vapore.
Ad Alessandria si iniziarono a misurare con più esattezza il tempo e lo spazio. Così, il giorno venne diviso in 24 ore, e il cerchio in 360 gradi. Si fecero i primi calcoli della misura della circonferenza terrestre e furono elencati in modo sistematico i nomi delle stelle fisse.
Molto avanzate erano anche le tecniche di scavo e di costruzione: addirittura, all’epoca dei Tolomei fu costruito un canale sullo stretto di Suez, che venne navigato fino all’epoca dell’Impero romano, quando cadde in disuso. Ma l’opera più grande realizzata ad Alessandria d’Egitto, fu il Faro, alto 95 m e ancora
oggi considerato una delle sette meraviglie del mondo. Il suo fascio luminoso era visibile a 48 km di distanza.

Anche la biologia e la zoologia, la botanica, la medicina, la farmacologia e la psicologia fecero notevoli passi avanti in questo periodo, e addirittura re Attalo III di Pergamo scrisse un trattato di agronomia. Allo stesso modo la ricerca medicina e la farmacologia si svilupparono.