Scopri, impara e cresci

Stoicismo

Scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio…

Scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio intorno al 300 a.C. Il suo nome deriva dal fatto che fu aperta in un portico (stoà). Nello stoicismo si distinguono una logica, una fisica, un’etica subordinate l’una all’altra gerarchicamente.

La logica stoica comprende anche la psicologia della conoscenza e del linguaggio.
La facoltà che permette all’anima di elevarsi dalle sensazioni alle nozioni generali è la ragione, con cui si crea la scienza. La logica è la dottrina della verità, della verità intesa come corrispondenza al reale posseduta dal pensiero in quanto essa si adegua al suo oggetto: qualsiasi contenuto del pensiero può essere vero o falso a seconda della sua coincidenza con la verità oggettiva.

La fisica stoica si rifà alla concezione del mondo secondo Eraclito, alla cui base sta l’idea del divenire, legge razionale immutabile. La divinità che è in tutte le cose (panteismo) e compenetra tutto con il suo soffio vivificante, identificato con il fuoco.

Tutte le cose derivano dal fuoco e nel fuoco ritorneranno quando si sarà compiuto il ciclo del loro sviluppo. Questa concezione del mondo spiega razionalmente l’idea del «fato», giacché tutto deve avvenire secondo una legge che non è cieca necessità, ma necessità fondata sulla ragione. Questo fatalismo vuole conciliare necessità e provvidenza.

Di qui deriva l’etica stoica: l’uomo deve accettare il corso delle cose e vivere conformemente alla natura, o secondo la ragione. Di conseguenza la virtù, cioè il vivere secondo ragione, è il bene supremo, l’unico. Il vizio è l’unico male: bisogna combattere le passioni per raggiungere l’apatia (assenza di passioni), senza la quale la virtù non è possibile.
Conseguenza paradossale del panteismo stoico è la contrastante tendenza morale: individualismo egoistico e universalismo altruistico, cioè l’assoluta indipendenza del saggio che è autosufficiente e il fatto che il saggio si sente come una parte del gran tutto. Alla prima conseguenza sono connessi i precetti della vita individuale e il suicidio viene giustificato anche come affermazione di suprema libertà; alla seconda appartengono le virtù sociali e religiose: di qui l’idea di giustizia e il diritto naturale, di cui gli stoici possono dirsi i fondatori, e il cosmopolitismo.