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Tanti modi di abitare

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Gli ambienti naturali presenti in Italia non creano grandi problemi all’insediamento umano.

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Gli ambienti naturali presenti in Italia non creano grandi problemi all’insediamento umano. A parte l’alta montagna (a causa delle temperature, ma anche dei pendii ripidi), l’uomo è presente un po’ ovunque: nelle valli montane, sulle colline, sulle coste e – soprattutto – in pianura.

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L’uomo ha finito per cambiare radicalmente gli ambienti in cui si è trovato a vivere (ha sradicato boschi e foreste, ha costruito case, strade, ponti ecc.), cosicché il paesaggio naturale si è trasformato in paesaggio antropico (antropico significa «dell’uomo, che riguarda l’uomo»).

Case sparse o centri abitati
Gli insediamenti umani possono essere divisi in due grandi raggruppamenti: case sparse o centri abitati.

Le prime sono abitazioni isolate, lontane le une dalle altre. In Italia sono tipiche dell’ambiente di campagna: oltre alla casa vera e propria, vi si trovano fienili, stalle, magazzini, locali per produrre latticini e formaggi. Hanno forme e nomi diversi da luogo in luogo: nella Pianura Padana, ad esempio, si chiamano cascine, mentre nel sud sono masserie.

I centri abitati sono invece raggruppamenti di case (collegate da strade e forniti di scuole, ospedali, negozi, uffici pubblici ecc.) a formare paesi (raggruppamenti più piccoli) o città (raggruppamenti più grandi). Quest’ultima è la forma di insediamento più frequente in Italia.

 

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