Scopri, impara e cresci

Topografia

Scienza che ha per obiettivo la riproduzione grafica su una superficie piana di una parte piuttosto limitata di superficie terrestre

Scienza che ha per obiettivo la riproduzione grafica su una superficie piana di una parte piuttosto limitata di superficie terrestre (v. Terra), in modo da ridurre l’errore dovuto alla curvatura di questa. La zona in esame, da riprodurre con i suoi particolari naturali e artificiali, non ha in genere dimensioni superiori ai 20 km di raggio; dello studio di superfici maggiori si interessa la geodesia.
Lo studio topografico di una zona consta essenzialmente di due fasi: proiezione dei punti del terreno su un piano orizzontale virtuale, tangente la superficie terrestre nel punto centrale della zona (rilevamento o levata topografica); misura della distanza di tutti questi punti dal piano di riferimento, cioè delle loro quote (altimetria o livellamento). Si ottiene così una pianta o mappa topografica, dalla quale si ricaverà la carta topografica.
Il rilievo può essere speditivo, quando eseguito rapidamente e con strumenti di precisione limitata (al più una tavoletta pretoriana); è regolare quando si fa uso di strumenti più perfezionati (tacheometri, teodoliti ecc.), secondo i sistemi della celerimensura integrati nei rilievi più precisi dalla fotogrammetria.

Base di ogni rilievo sono alcuni punti di appoggio, le cui quote e coordinate geografiche sono state determinate geodeticamente. In mancanza di questi punti occorre una completa triangolazione topografica, con risultati però meno precisi di quelli geodetici.
Attualmente sono in uso metodi particolari che si basano su fotografie scattate da un aereo (aereofotogrammetria), consentendo così di ridurre le misurazioni sul terreno e di lavorare in modo più rapido, più automatico e più omogeneo. Il disegno topografico completo consta della fusione di due elementi: il piano topografico, nel quale sono rappresentate, solo le caratteristiche planimetriche della zona, e il disegno topografico altimetrico, nel quale sono rappresentate le caratteristiche del rilievo (preferibilmente con il sistema delle curve di livello o isoipse). Le carte topografiche hanno in genere scala compresa tra 1/100.000 e 1/10.000; alcuni vi comprendono anche le carte catastali (scala di 1/5000 o anche maggiore) e le carte propriamente dette «corografiche», con scale inferiori a 1/100.000 (fino a 1/250.000). Nel caso di misurazione di terreni agrari (v. agricoltura) si parla di agrimensura.