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Tumore

Definito anche neoplasia, è una nuova formazione di cellule in continua proliferazione…

Definito anche neoplasia, è una nuova formazione di cellule in continua proliferazione, simili o dissimili da quelle del tessuto da cui prendono origine o su cui si impiantano. La loro moltiplicazione non serve ad accrescere, sostituire o difendere gli elementi dell’organo in cui avviene. Solitamente, la tipologia di cellule che prolifera è unica e dà il nome al tumore; esse sono accompagnate da elementi non in proliferazione che fungono da sostegno e nutrizione. In casi eccezionali più tessuti dello stesso organo possono dare origine contemporaneamente a diversi eventi tumorali. Spesso il moltiplicarsi delle cellule può essere lento, circoscritto a una piccola zona e non invasivo rispetto ai tessuti circostanti: in questo caso non arrecherà danni all’organismo e si definirà tumore benigno.
Al contrario, se la crescita neoplastica è rapida, invasiva e si diffonde anche in tessuti lontani dall’origine (metastasi), comportando gravi danni per l’organismo che possono sfociare nel decesso, si parlerà di tumore maligno. Le cause che portano alla formazione delle neoplasie sono numerose, diverse tra loro e non tutte sono state individuate. L’elevato numero di casi di particolari tumori in alcune categorie di lavoratori, rilevati dai dati statistici, ha permesso di caratterizzare delle vere e proprie malattie professionali.
Il cancro alla vescica è così molto diffuso tra i lavoratori dell’anilina, un composto utilizzato per produrre coloranti; i sarcomi all’osso si sono sviluppati maggiormente in operai che utilizzavano sostanze radioattive per produrre vernici luminose. Ci sono molte sostanze capaci di indurre la formazione di neoplasie, come gli idrocarburi derivanti dal catrame e da oli minerali, definiti per questo sostanze cancerogene. Alcuni ormoni, come gli estrogeni, sono capaci di causare tumori alla mammella. Altra ipotesi sulla loro origine è quella che li considera come già presenti durante la formazione dell’embrione in forma silente, ma che improvvisamente proliferano nell’adulto. Un fattore di grande irritazione cronica che può far insorgere il tumore polmonare è il fumo di sigaretta. Si comprende che le ipotesi sono varie e frammentarie, forse anche per la pluralità delle cause genetiche. Tutti i tessuti dell’organismo possono essere soggetti a questa patologia; essi prendono nomi diversi a seconda delle zone e si dividono in:

– tumori che originano dal tessuto epiteliale, che forma l’epidermide: si suddividono in papillomi e adenomi, che sono benigni, e carcinomi, che invece sono maligni;

– tumori che interessano il tessuto connettivo, cioè di sostegno: si dividono in osteoma, angioma, lipoma, se sono benigni e sarcomi se maligni;

– tumori del sangue: sono linfomi se benigni e linfosarcomi se maligni, qualora interessino gli elementi del sangue si parla di leucemie (colpiscono i globuli bianchi), eritremie (colpiscono i globuli rossi) e plasmocitomi (riguardano le plasmacellule);

– tumori del tessuto nervoso: vengono definiti genericamente come gliomi;

– tumori cardiaci: spesso le manifestazioni tra grado benigno e maligno non sono distinguibili;

– tumori ossei: colpiscono lo scheletro, ma sono meno frequenti.