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Verso

Parte di un periodo ritmico, nell’ambito di un componimento poetico

Parte di un periodo ritmico, nell’ambito di un componimento poetico, caratterizzata graficamente dall’essere posta su una sola riga. La caratterizzazione inoltre è data da:

– numero delle sillabe (verso trisillabo, esametro, ottonario, endecasillabo ecc.);

– posizione dell’accento (nella metrica volgare);

– quantità, vale a dire lunghezza e brevità, delle sillabe (nella metrica quantitativa);

– pronuncia piana (accento sulla penultima sillaba), tronca (accento sull’ultima sillaba) o sdrucciola (accento sulla terzultima sillaba) dell’ultima parola (verso piano, tronco, sdrucciolo).

Al plurale, il termine indica uno o più componimenti poetici (per esempio, «i versi di Monti») e talvolta, anche se più raramente, è impiegato con lo stesso significato anche al singolare: in Dei Sepolcri di Foscolo, per esempio, leggiamo: «né da te, dolce amico, udrò più il verso / e la mesta armonia che lo governa».

Con l’espressione «verso libero» o «verso sciolto» si designa un verso che non segue nessuno schema metrico tradizionale.