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Vulcano

Fenditura della crosta terrestre che mette in comunicazione l’interno della Terra con la sua superficie esterna.

Fenditura della crosta terrestre che mette in comunicazione l’interno della Terra con la sua superficie esterna.

Il vulcano è caratterizzato da un’apertura in superficie a forma di cono, da cui fuoriescono lava, ossia materiale fuso, bombe, lapilli, cenere vulcanica e gas a temperature molto elevate.

Il materiale fuso presente all’interno della crosta terrestre si chiama magma, mentre quello che fuoriesce in superficie, perdendo il suo contenuto in gas, è la lava. Quando la lava fuoriesce dal condotto vulcanico, si solidifica e si accumula fino a formare l’edificio vulcanico; esso è formato da un condotto o camino vulcanico e dal bacino magmatico o camera magmatica. Il condotto mette in comunicazione la zona di alimentazione (camera magmatica) e l’esterno (cratere); la camera magmatica, invece, è l’area dove il magma, durante il suo percorso di risalita verso l’esterno, può ristagnare per un periodo più o meno lungo. Generalmente si trova a una profondità limitata (2-10 km) e alimenta l’eruzione vulcanica. La forma dell’edificio vulcanico è strettamente legata al tipo di prodotti eruttati, quindi al tipo di magma. Quando in un vulcano si alternano emissioni eruttive ed emissioni esplosive, si forma un edificio a cono (Vesuvio, Etna). Quando la lava eruttata è estremamente fluida, invece, si forma un vulcano a scudo (vulcani islandesi e hawaiiani).

In base al tipo di attività di un vulcano si hanno vari tipi di eruzioni vulcaniche: quelle hawaiiane, date da lave molto fluide; quelle stromboliane, caratterizzate da lava abbastanza viscosa; quelle vulcaniane, con lava viscosa che fuoriesce attraverso un’esplosione iniziale; quelle peleane, la cui lava è molto viscosa e le cui eruzioni danno luogo a esplosioni con lanci di materiale detritico e formazione di nubi ardenti.

I fenomeni vulcanici sono studiati dalla vulcanologia, una specifica branca della geologia che indaga le cause del vulcanismo e ne descrive i prodotti, gli effetti e i cambiamenti che esso apporta alla crosta terrestre, nonché i fenomeni premonitori (terremoti, fratture). In Italia, studi vulcanologici sono eseguiti, oltre che dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), presso l’Osservatorio vesuviano di Napoli per quel che riguarda il Vesuvio, e l’Istituto di vulcanologia dell’Università di Catania per l’Etna.