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Amilcare Barca

Amìlcare Barca (greco ’Amivlka~, latino Hamilcar; Cartagine ? – Spagna 229 a.C.).

Amìlcare Barca (greco ’Amivlka~, latino Hamilcar; Cartagine ? – Spagna 229 a.C.). Generale cartaginese. Soprannominato Barca (dal punico baraq «fulmine») per la rapidità con cui conduceva le sue azioni di guerra. Fu il padre del più duro avversario di Roma, Annibale. Nel 247, sul finire della prima guerra punica, venne inviato in Sicilia quale comandante delle forze dislocate sulle due sole posizioni rimaste ai Cartaginesi nell’isola: Drepano (Trapani) e Lilibeo (Marsala), assediate dai Romani. Egli riuscì a fermare i successi di questi ultimi con audaci azioni di guerriglia condotte negli accampamenti, nelle città e nelle retrovie dell’avversario. Dal monte Heirke (forse il monte Pellegrino) effettuò scorrerie nelle campagne di Panormo (Palermo), mentre nel 244 pose il suo quartiere nell’antica fortezza di Erice per essere più vicino a Drepano e Lilibeo.
Bloccate, però, le due città anche dal mare, dalla flotta romana di Caio Lutazio Catulo e vinte le navi puniche nella rotta delle Egadi (10 marzo 241), i Cartaginesi si risolsero a chiedere la pace e ad abbandonare la Sicilia. Le trattative furono condotte da A., che ottenne per le sue truppe l’onore delle armi e il rimpatrio. Scoppiata in Africa (241) una rivolta dei mercenari di Sicilia, il comando dell’esercito per reprimerla fu affidato, in un primo tempo, ad Annone, quindi, dopo fortunose vicende, ad A., che domò con valore e con punica astuzia la ribellione che aveva messo in pericolo la stessa Cartagine. Divisando di invadere attraverso le Alpi l’Italia per la guerra di riscossa contro Roma, passò (237) in Spagna per farne la base delle operazioni. Si narra che egli condusse con sé, in tale spedizione, il figlio Annibale dopo avergli fatto giurare odio eterno ai Romani. Spingendosi verso il nord della penisola iberica, sottomettendo via via le tribù iberiche che gli ostacolavano il passo, nell’assedio di Helike (Elche) cadde in combattimento, dopo aver assicurato la salvezza del figlio.