La precipitazione liquida, cioè la pioggia, non è l’unico modo in cui l’acqua cade al suolo.
Esistono, infatti, delle precipitazioni dette solide, ovvero la grandine e la neve.
La precipitazione liquida, cioè la pioggia, non è l’unico modo in cui l’acqua cade al suolo.
Esistono, infatti, delle precipitazioni dette solide, ovvero la grandine e la neve.
GRANDINE E NEVE
La grandine è formata da particelle d’acqua che congelano e cadono in forma di chicchi di ghiaccio.
Se le nubi raggiungono quote elevate e la temperatura scende sotto lo zero, l’acqua cade sotto forma di neve. Si formano, infatti, tanti cristalli di ghiaccio che precipitano al suolo. Questi sono detti comunemente fiocchi di neve e la loro forma è legata alle condizioni del tempo, all’umidità e alla temperatura dell’aria. Per questo nessun fiocco di neve può essere uguale a un altro. Sembrano tanti coriandoli bianchi!
La volete sapere un’altra curiosità? Pare che nel 1887 sia caduto un fiocco da guinness dei primati: misurava ben 40 centimetri!
Che bella la neve! Dopo una nevicata, tutto intorno a noi è coperto da un soffice manto bianco! Se proviamo a toccarlo, ci accorgiamo che è morbido, ma anche molto freddo! Copriamoci per bene e prendiamo dei bottoni, una vecchia sciarpa, una carota e qualche rametto: ecco fatto un bel pupazzo di neve!
DOVE DOMINA LA NEVE?
Su alcune montagne la neve è una presenza costante. È il caso della neve perenne, cioè quella che non si scioglie mai. Essa si trova, ad esempio, sulle cime dell’Himalaya, sopra i 5000 metri, e su quelle delle Alpi, oltre i 3000 metri.
ATTENZIONE! PERICOLO!
Quand’è che la neve diventa pericolosa?
Sicuramente quando si genera una valanga! Essa è una massa di neve che si stacca dalla parete di una montagna e inizia a muoversi verso valle, aumentando di velocità e dimensioni.
In inverno le valanghe sono causate da abbondanti nevicate, mentre in primavera dal disgelo.
Per ritrovare e salvare le persone rimaste intrappolate sotto il manto bianco, vengono addestrati i cani, che con il loro straordinario fiuto spesso ci sanno dire se c’è qualcuno da soccorrere.
Ogni valanga ha:
– una zona di distacco, dove ha origine il fenomeno;
– una zona di scorrimento, dove raggiunge la massima velocità;
– una zona di accumulo, dove la massa rallenta fino a fermarsi.
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