I vertebrati, nel corso della loro lunga storia, hanno tentato più volte la via dell’aria. Solo gli uccelli, però, hanno vinto in pieno la grande impresa, e ci sono riusciti perché si sono pienamente adattati al volo. Ce ne rendiamo conto ogni volta che guardiamo una rondine sfrecciare velocissima nell’aria, o un gabbiano librarsi maestoso nel vento marino, o una formazione a «V» di anatre selvatiche passare alta nel cielo…
I vertebrati, nel corso della loro lunga storia, hanno tentato più volte la via dell’aria. Solo gli uccelli, però, hanno vinto in pieno la grande impresa, e ci sono riusciti perché si sono pienamente adattati al volo. Ce ne rendiamo conto ogni volta che guardiamo una rondine sfrecciare velocissima nell’aria, o un gabbiano librarsi maestoso nel vento marino, o una formazione a «V» di anatre selvatiche passare alta nel cielo…
Un po’ più di un rettile
Guardando appunto una rondine ci sembra impossibile che questo bellissimo uccellino si possa essere evoluto da un dinosauro volante! In realtà, non riusciamo più a vedere il collegamento poiché rettili di quel genere non esistono più, ma se potessimo guardare sotto le piume di un uccello con occhiali speciali, scopriremmo con sorpresa che essi hanno conservato molte parti del loro scheletro.
I cambiamenti tuttavia ci furono e riguardarono l’adattamento al volo, a partire dalla formazione di un’ala vera e propria coperta di penne. Anche il cuore, i polmoni e il cervello si modificarono per favorire il grande sforzo che il volo comportava.
Come è fatto un uccello
Vediamo quali sono le principali caratteristiche degli uccelli: ad eccezione dei pinguini, tutti hanno ossa pneumatiche, cioè ossa vuote in cui circola aria; hanno quattro arti come noi, ma quelli anteriori (davanti) sono stati trasformati in ali; hanno un becco senza denti; sono animali omeotermi, «a sangue caldo», ossia hanno una temperatura costante e indipendente dall’ambiente esterno; depongono uova; posseggono piume e, tranne i pinguini, penne; hanno polmoni con ramificazioni dette sacchi aerei. Le piume, le ossa pneumatiche e i sacchi aerei sono caratteristiche esclusive degli uccelli.
Un arto per volare
Tutto in un uccello è caratterizzato dal perfetto adattamento al volo. Certamente ci sono specie che non volano, come gli struzzi e i pinguini, ma sono indiscutibilmente uccelli forniti di ali, anche se divenuti rispettivamente corridori e nuotatori.
E appunto l’ala è stata lo «strumento» in più degli uccelli: l’ala così com’è attualmente, una robusta struttura scheletrica sulla quale sono impiantate le grandi penne remiganti, così chiamate perché sostengono e dirigono il volo, proprio come i remi di una barca. Essa rappresenta un enorme progresso rispetto a quella dei rettili volanti: l’ala degli pterodattili, ad esempio, era formata da una membrana unica e per questo era una struttura delicata, facile a rompersi. Un’ala costruita con elementi separati e robusti quali sono le penne, invece, non è soggetto a spaccature e sopporta urti senza danneggiarsi.
Non solo: il volo è un’attività complessa e impegnativa, che si svolge in un elemento come l’aria, con correnti, raffiche, vuoti, precipitazioni, e che comprende diverse fasi: decollo, manovre varie, atterraggio. L’ala deve quindi sopportare tremendi sforzi, e adattarsi di volta in volta a funzioni diverse (di propulsione, di sostegno, di cambiamento di direzione, di freno). Per questo l’ala non è un «pezzo unico rigido», ma è formata da elementi separati e mobili per cui può variare forma, profilo e superficie secondo le esigenze di volo.
Un corpo leggero
Gli uccelli, soprattutto i buoni volatori, hanno un peso scarso in confronto al volume del corpo. Questo è dovuto alla particolare struttura dell’apparato respiratorio e dello scheletro. I polmoni degli uccelli sono piccoli, ma si ramificano in ampie sacche piene d’aria, dette sacche aeree, alcune delle quali s’insinuano persino all’interno delle ossa. Lo scheletro, per questo motivo, è molto leggero pur essendo robusto e resistente.
Un’esclusiva: le penne
Penne e piume sono caratteristiche proprie dei soli uccelli, e permettono di distinguerli con certezza dagli altri animali. Tutte insieme formano il piumaggio e svolgono molte funzioni: permettono il volo, proteggono dal caldo e dal freddo, aiutano a galleggiare sull’acqua. Il volo è consentito essenzialmente dalle penne (in particolare quelle sulle ali e quelle sulla coda, dette timoniere), che sono rigide e robuste, mentre le piume sono leggerissime e soffici. Le penne inoltre sono fatte in modo tale da essere agganciate tra di loro con un sistema simile a quello della cerniera lampo. Si forma così una superficie continua, che offre una notevole resistenza all’aria ed è impermeabile all’acqua.
Non per le frittate…
Gli uccelli, lo sappiamo bene, fanno l’uovo: sono tutti ovipari, senza eccezione. Le uova però non sono tutte uguali: variano per forma, dimensioni e colori, che si adattano all’ambiente naturale in cui vive l’uccello, in maniera che l’uovo passi «inosservato». Internamente invece sono identiche: c’è il tuorlo (il rosso), che è la sostanza di riserva dell’embrione, e l’albume (il bianco), che serve a mantenere le condizioni ideali per il suo sviluppo.
Tuorlo e albume sono chiusi in un guscio calcareo e poroso, meno elastico delle uova dei rettili; a differenza di quest’ultime, inoltre, le uova degli uccelli hanno bisogno di calore per potersi sviluppare. Per questo motivo la madre (certe volte con il padre) fa il nido in cui depone le uova e dove le cova ininterrottamente per un numero di giorni che varia da specie a specie. I pulcini che nascono possono essere precoci, cioè del tutto formati e pronti a seguire e imitare la madre, o inetti, non del tutto sviluppati e incapaci di sopravvivere da soli.
Una grande fame
Gli uccelli sono animali molto attivi: il volo comporta un grande consumo di energia e, per poterla produrre, essi mangiano moltissimo. Frutti, semi, vermi, insetti e piccoli vertebrati costituiscono la principale fonte di cibo per gran parte degli uccelli; esistono però anche specie che si nutrono del nettare dei fiori, di cadaveri e perfino di plancton, cioè di microscopici organismi acquatici. Gli uccelli sono spesso muniti di un becco robusto, ma sono privi di denti: devono quindi ingoiare senza aver prima masticato il cibo.
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