Per «guerra fredda» si indica generalmente lo stato di ostilità che si sviluppò fra Usa e Urss al termine della seconda guerra mondiale.
Per «guerra fredda» si indica generalmente lo stato di ostilità che si sviluppò fra Usa e Urss al termine della seconda guerra mondiale.
Il termine fu introdotto nel 1947 dal consigliere presidenziale statunitense Bernard Baruch e dal giornalista Walter Lippman per descrivere l’emergere delle tensioni tra due ex-alleati, che tuttavia non arrivò mai allo scoppio di un conflitto vero e proprio. Questa continua tensione fu causa principale della cosiddetta «cortina di ferro», cioè una rigida divisione fra il mondo capitalistico occidentale (gli Stati Uniti e le nazioni alleate) da una parte e l’Urss e i paesi comunisti dall’altra.
La formazione dei due blocchi portò anche alla nascita di alleanze militari contrapposte: nel 1949 gli Stati Uniti crearono la Nato e l’Urss rispose nel 1955 con il Patto di Varsavia.
Entrambi gli schieramenti si dotarono di armi nucleari, e questo contribuì ad alimentare il clima di tensione, anche se probabilmente fu proprio la paura di un conflitto nucleare devastante a consentire il mantenimento di un certo equilibrio, soprattutto in Europa.
La dimostrazione più evidente della guerra fredda si ebbe in Germania, divisa in due distinti stati alla fine della seconda guerra mondiale: la Repubblica federale tedesca (a ovest) sotto l’influenza anglo-americana e la Repubblica democratica tedesca (a est) sotto quella sovietica. Berlino, antica capitale della nazione, rimase fisicamente divisa in due da un muro (v. muro di Berlino) per più di trent’anni (1961-1989).
La dissoluzione dell’Urss nel 1991 e la fine del comunismo negli stati dell’Europa dell’est chiusero definitivamente l’epoca della guerra fredda, che conobbe diversi momenti di crisi e portò il pianeta sull’orlo della terza guerra mondiale.
Cronologia degli eventi principali:
– 1947. Il presidente statunitense Harry Truman propone al Congresso americano di combattere con ogni mezzo l’espansionismo sovietico.
– 1948. Stalin blocca tutti gli accessi terrestri a Berlino Ovest (sotto il controllo anglo-americano), rischiando di lasciare due milioni di cittadini senza viveri e medicinali.
– 1949. Viene firmato a Washington il Patto Atlantico (Nato). Nello stesso anno partono i primi esperimenti atomici sovietici.
– 1950. La Corea del Nord, comunista e filosovietica, invade la Corea del Sud. Per tre anni il rischio di un conflitto allargato al resto del pianeta è concreto.
– 1953. A Berlino Est scoppia una rivolta operaia che viene domata con l’intervento dei carri armati sovietici.
– 1955. La Repubblica federale tedesca entra nella Nato. In risposta, sotto la guida del segretario del Partico comunista sovietico (Pcus) Nikita Krusciov, viene stipulato un patto di difesa reciproca tra i paesi comunisti: nasce così il Patto di Varsavia.
– 1956. Un’insurrezione popolare a Budapest (Ungheria) viene repressa dalle forze sovietiche; la comunità internazionale condanna categoricamente questo atto di sopraffazione.
– 1961. Inizia la costruzione del muro che isolerà Berlino Ovest dal resto della Repubblica democratica tedesca.
– 1962. La cosiddetta «crisi dei missili cubana» porta le due superpotenze vicinissime al conflitto armato.
– 1963. Viene concordata una sospensione dei test nucleari subacquei tra Usa, Urss e Gran Bretagna.
– 1964. Inizia la guerra in Vietnam: gli Usa intervengono per difendere il Vietnam del Sud dalle forze comuniste del Nord. Il conflitto durerà circa dieci anni.
– 1968. I carri armati russi invadono la Cecoslovacchia ponendo fine alla Primavera di Praga.
– 1969. Inizia una serie decennale di incontri Usa-Urss, durante i quali vengono siglati numerosi accordi bilaterali per il controllo degli armamenti. Non si arresta, tuttavia, la corsa al riarmo.
– 1979. L’Urss invade l’Afghanistan, deponendo il governo di Hafizullah Amin, considerato vicino agli Usa. Gli Stati Uniti rispondono boicottando le Olimpiadi di Mosca del 1980. Nel 1984 saranno i russi a boicottare le Olimpiadi di Los Angeles.
– 1986. Il nuovo segretario del Pcus, Michail Gorbaciov, lancia la sua politica di riforme basata sulla glasnost, la «trasparenza».
– 1987. Il Trattato «Inf» stipulato tra Gorbaciov e Reagan, presidente degli Usa, mette fine all’installazione degli Euromissili.
– 1989. Cade il muro di Berlino. Dopo la riunificazione delle due Germanie (1990), hanno fine anche i regimi comunisti di Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria.