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I complementi indiretti – seconda parte –

Complemento di fine o scopo
Il complemento di fine o di scopo, come si deduce dal nome, indica proprio il fine, lo scopo, la meta verso cui è indirizzata una determinata azione.
Considera le frasi:

Andrea studia per superare l’esame.
Abbiamo organizzato una festa in onore di Clotilde.

Come puoi vedere, le parti evidenziate indicano la finalità per cui si compie l’azione. Nella prima frase, il successo dell’esame è lo scopo o il traguardo verso cui è tesa l’azione di Andrea di studiare. Nella seconda proposizione, il fine o l’obiettivo che induce ad organizzare la festa è proprio la presenza di un ospite da festeggiare. “Per superare l’esame” e “in onore di Clotilde” sono, dunque, complementi di fine o scopo.
Osserviamo da vicino le proprietà del complementi di fine o scopo:

>> è introdotto:

Sergio ha regalato una rosa a Chiara per conquistarla.
Mi sarai di sostegno. 
Al papà serve della legna da ardere.
Abbiamo celebrato la funzione in onore del nonno

  • Dalle locuzioni prepositive al fine di, in vista di, allo scopo di, ….:

Elisabetta lo ha punito a fin di bene.
Silvia e Marcello risparmiano in vista dell’acquisto della casa.         
Mi sono allenato allo scopo di vincere.

>> Risponde alle domande: “per quale fine? Per quale scopo?

Mi sono offerto per accompagnare la mamma.
(per quale fine? Per quale scopo?)

>> Può dipendere:

da un verbo: “Esco per fare la spesa”.
da un aggettivo: “Questo metodo è ideale per imparare”.
da un nome, introdotto dalla preposizione “da” e usato per precisare la funzione o la destinazione di una cosa: “scarpe da tennis, camera da letto, occhiali da vista”.

Attenzione:
Non confondere mai il complemento di fine con il complemento di causa:

E’ tutto pronto per il grande evento.
Risponde alla domanda “per quale fine? Per quale scopo?” Sì
“Per il grande evento” è un complemento di fine o scopo.

Sono agitata per il grande evento.
Risponde alla domanda “per quale fine? Per quale scopo? No
 “Per il grande evento” non è la finalità dello stato di agitazione ma semplicemente ne costituisce la causa. Infatti, risponde alle domande “per quale motivo? A causa di che cosa? Perché? Per questo motivo è un  complemento di causa.

Ricorda che il fine costituisce sempre il punto di arrivo dell’azione, mentre la causa ne costituisce il punto di partenza. In caso di incertezza, basta ricordare che il complemento di fine può essere trasformato in una frase introdotta da “al fine di + verbo coniugato all’infinito”:

Tutti studiano per passare l’esame. (al fine di passare l’esame)
Sono stato punito per il ritardo. (la trasformazione non è possibile)

 RICORDA

Il complemento di fine o di scopo indica la finalità per cui si compie o verso cui tende un’azione espressa dal predicato. Risponde alle domande “per quale fine? Per quale scopo?” ed è introdotto dalle preposizioni per, di, da, in o dalle locuzioni prepositive al fine di, in vista di, allo scopo di, …