Identikit del discorso indiretto
Considera il seguente periodo:
Valentina giurò che se avesse superato l’esame si sarebbe premiata con un viaggio.
A differenza del discorso diretto, le parole pronunciate dal soggetto Valentina non sono riportate fedelmente ma subiscono la mediazione di un narratore che, inevitabilmente, le riformula.
Osserviamo insieme le caratteristiche e le proprietà del discorso indiretto:
>> una proprietà fondamentale è l’assenza grafica dei due punti e delle virgolette introduttive, fondamentali invece nel discorso diretto;
>> dipende da un verbo di tipo dichiarativo come dire, sostenere, affermare, domandare, ribattere, urlare, sussurrare, …:
La mamma domandò se avessi, per caso, della biancheria pulita.
>> Per quanto riguarda l’aspetto sintattico, esso appare costituito da proposizioni subordinate, soprattutto oggettive e interrogative indirette, caratterizzate dalla presenza o meno di coordinate e/o di subordinate:
Elena disse che sarebbe andata al concerto
proposizione principale discorso indiretto formato principale da una proposizione subordinata oggettiva
Come puoi vedere, le parole pronunciate dal soggetto Elena vengono riferite per mezzo di una proposizione subordinata dipendente retta dal verbo “dire”. Per l’esattezza si tratta di un discorso indiretto costituito da una proposizione subordinata di 1° grado, oggettiva, introdotta dalla congiunzione “che”.
Elena disse: «Andrò al concerto / e canterò tutte le canzoni» .
In questo caso, il discorso indiretto è formato da una proposizione principale (Elena disse), da una proposizione subordinata di 1° grado, oggettiva (andrò al concerto) e da una e da una coordinata alla subordinata di 1° grado oggettiva (e canterò tutte le canzoni).
Elena disse: «Andrò al concerto / a meno che non venga posticipato».
In quest’ultimo esempio, il discorso indiretto è caratterizzato da una proposizione principale (Elena disse), da una proposizione subordinata di 1° grado, oggettiva (andrò al concerto) e da una proposizione subordinata di 2° grado eccettuativa (a meno che non venga posticipato).
Considera, ora, la frase:
Matteo mi chiese perché non fossi andato a scuola.
Questo è il tipico esempio di un discorso indiretto costituito da una proposizione principale (Matteo mi chiese) e da una proposizione subordinata di 1° grado interrogativa indiretta, introdotta dalla congiunzione “perché” (perché non fossi andato a scuola).
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