È detto così il libro antico stampato fino al 1500 compreso.
È detto così il libro antico stampato fino al 1500 compreso. Il termine fu usato per la prima volta nel 1688 da Cornelius Van Beughem nel suo Incunabula typographiae sive Catalogus. Primo saggio se ne considera la celeberrima Bibbia Mazarina (o delle 42 linee), impressa con i caratteri di Gutenberg a Magonza nel 1455‑56.
Si conoscono 450.000 esemplari in tutto il mondo, dei quali 110.000 in Italia. Tra questi ultimi il più antico illustrato si deve a U. Han (Roma, 1467): le Meditationes del cardinal Torquemada. Il più ricco di figure xilografiche, invece, fu edito nel 1499 a Venezia da Aldo Manuzio il Vecchio: la Hypnerotoynachia Polyphili. Tra le raccolte maggiori ci sono quelle del museo Britannico di Londra e della Biblioteca nazionale di Parigi; tra le biblioteche italiane, quelle della Vaticana, della Laurenziana di Firenze e della Trivulziana di Milano. Repertori importanti sono il Gesamtkatalog der Wiegendrucke e l’Indice generale degli incunaboli nelle biblioteche d’Italia.