Elenco di quei libri che, in seguito alla promulgazione di una legge ecclesiastica, della decisione della Congregazione del Sant’Uffizio o di un vescovo, vennero dichiarati non leggibili dai fedeli.
Elenco di quei libri che, in seguito alla promulgazione di una legge ecclesiastica, della decisione della Congregazione del Sant’Uffizio o di un vescovo, vennero dichiarati non leggibili dai fedeli.
La Chiesa ha sempre vigilato sui libri allo scopo di difendere e custodire il deposito della fede. Tale diritto fu esercitato sin dall’antichità, come quando, per esempio, il concilio di Nicea del 325 proscrisse le opere di Ario, eretico da cui si sviluppò l’arianesimo; in seguito papa Anastasio condannò le opere di Origene, Leone Magno riprovò gli scritti dei manichei ecc. Per certi altri libri, come quelli dei classici pagani, prima si prescrisse la previa censura e poi l’Imprimatur.
Paolo III affidò la vigilanza delle letture religiose agli inquisitori (v. Inquisizione) (1542), ma solo Paolo IV, nel 1557, ordinò che venisse compilato un apposito catalogo dei libri considerati eretici; Pio IV lo fece aggiornare e nel 1571 Pio V istituì la Congregazione dell’Indice.