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L’avverbio

I gradi dell’avverbio
Anche gli avverbi, come gli aggettivi, possono avere tre gradi di intensità: grado positivo, comparativo, superlativo:
rapidamente (grado positivo)  più rapidamente (grado comparativo)
più rapidamente possibile (superlativo relativo)  rapidissimamente (superlativo assoluto)

Le regole per formare i gradi comparativo e superlativo sono le stesse dell’aggettivo:

>>Il comparativo si forma aggiungendo al grado positivo dell’avverbio: «più» (per esprimere maggioranza), «meno» (se è di minoranza), «così, come», «tanto, quanto» se è di uguaglianza.

si muove più rapidamente  (maggioranza)
si muove meno rapidamente (minoranza)
si muove tanto rapidamente quanto te (uguaglianza)

>>Il superlativo assoluto si forma aggiungendo al grado positivo degli avverbi i suffissi – issimo e –issimamente o premettendo l’avverbio molto o assai:
rapidissimamente  assai rapidamente

>>Il superlativo relativo si forma aggiungendo al grado positivo dell’avverbio la locuzione «il più» o «il meno»:
Cammina il meno rapidamente possibile  Cammina il più rapidamente possibile

Attenzione:
Hanno i gradi comparativo e superlativo:

>>Quasi tutti gli avverbi di modo tranne quelli in –oni;
Fortissimo, più forte, ecc.

>>Alcuni avverbi di tempo;
Spesso, tardi, presto, ecc.

>>Alcuni avverbi di luogo.
Vicino, lontano, distante, ecc.

Gli avverbi bene, male, molto, poco, hanno delle forme particolari di comparativo e superlativo:

positivo

comparativo

superlativo assoluto

bene

meglio

ottimamente (o benissimo)

male

peggio

pessimamente (o malissimo)

molto

più

moltissimo

poco

meno

minimamente (o pochissimo)

grandemente

maggiormente

massimamente

Attenzione:

>>Essendo già comparativi e superlativi non si può dire:
Più meglio, più peggio, più ottimamente, ecc.

>>I superlativi di bene, male, poco e molto sono:
Il meglio, il peggio, il più, il meno.

 

Forme alterate dell’avverbio
Considera l’espressione:

Sto benone!

In questo caso la forma dell’avverbio è stata alterata.
Alcuni avverbi ,esclusi quelli in –mente, possono avere forme alterate che si ottengono attraverso gli stessi suffissi alterativi già visti per i nomi: 

diminutivi

-ino

malino, benino

vezzeggiativi

uccio, etto

maluccio, pochetto

accrescitivi

-one

benone

dispregiativi

-accio

malaccio