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La congiunzione

Le funzioni del che
Come avrai potuto osservare, la particella “che” compare abbondantemente tra le congiunzioni. Tuttavia, a seconda del contesto, può ricoprire ben altre funzioni grammaticali. Ne esistono almeno sette ed è molto importante conoscerle per un corretto utilizzo.
Vediamole insieme:

«Che» come pronome relativo

Considera la frase:
Andrò da Giulio che è una persona fidata.

In questo caso «che» si riferisce a Giulio. Per esserne certi è sufficiente provare a sostituire «che» con il nome Giulio. «Andrò da Giulio. Giulio è una persona fidata». Se la sostituzione funziona senza stravolgere il significato, come in questo caso, ci troviamo davanti a un pronome relativo. Che può essere sostituito dai pronomi: il quale, la quale, i quali, le quali (ovviamente uno solo da concordare con la parola a cui si riferisce).

Il papà ha venduto la casa che (la quale, riferito alla casa) ha ricevuto in eredità.
Il dolce che (il quale, riferito al dolce) hai preparato è squisito.
La canzoni che (le quali, riferito alle canzoni) abbiamo ascoltato sono dei Pink Floyd.

RICORDA

«Che» è un pronome relativo quando sostituisce un nome, maschile o femminile, o un oggetto, maschile o femminile, singolare o plurale. 

«Che» come pronome esclamativo
Considera la frase:

Che bello!

In questo caso, la frase termina con un punto esclamativo e questo particolare (attenzione: non sempre) aiuta a riconoscere «che» in qualità di pronome esclamativo. Si chiama pronome perché non è accompagnato da nomi e, spesso, può essere sostituito da «che cosa». «Che», in qualità di pronome relativo, è usato in frasi che esprimono meraviglia o disappunto o, semplicemente, per rafforzare un’affermazione.

Non so proprio che dirti!     
Non so proprio(che) cosa dirti!

Dimmi che vuoi!   
Dimmi (che) cosa vuoi!

RICORDA

«Che» è un pronome esclamativo quando esprime stati di meraviglia, disappunto, paura, spesso evidenziati dal punto esclamativo. Non è mai seguito dal nome e può essere sostituito da «che cosa».


«Che» come aggettivo esclamativo
Considera la frase:

Che giornata meravigliosa!

Come puoi vedere, ci sono delle somiglianze con il pronome appena visto. Anche «che» usato come aggettivo, infatti, figura in una frase che termina con il punto esclamativo (non sempre) e può essere sostituito, in molti casi, da «quale». Tuttavia, si chiama aggettivo perché è la parte del discorso che accompagna il nome, a differenza del «che» pronome che lo sostituisce.

Analizziamo bene la frase:

Che gioia incontrarti!   
Che (quale) gioia incontrarti!

«Che» accompagna il nome gioia per cui è un aggettivo; può essere sostituito da «quale»; la frase termina con il punto esclamativo, per cui «che» è un aggettivo esclamativo.

RICORDA

«Che» è un aggettivo esclamativo quando esprime stati di meraviglia, disappunto, paura, spesso evidenziati dal punto esclamativo. È sempre seguito dal nome e può essere sostituito da «che cosa».


«Che» come pronome interrogativo
Considera la frase:

Che è successo?    
Che (che cosa) vuoi?

«Che» è usato in qualità di pronome interrogativo e ha le stesse caratteristiche del pronome esclamativo, analizzato in precedenza. Anche in questo caso, non è seguito dal nome e può essere sostituito da «che cosa» ma viene utilizzato solo in frasi che terminano con un punto interrogativo.

Attenzione:
può essere utilizzato solo in riferimento a cose e non a persone.
Analizziamo bene la frase:

Che vuoi?

Come puoi osservare, «che» non accompagna un nome; non è una congiunzione poiché nella frase compare solo un verbo; può essere sostituito da «che cosa»; la frase termina con un punto interrogativo, per cui, «che» è, a tutti gli effetti, un pronome interrogativo.

RICORDA

«Che» è un pronome interrogativo quando esprime una domanda evidenziata spesso, ma non sempre, dal punto interrogativo. Non è mai seguito dal nome, può essere sostituito da «che cosa» e si riferisce solo a cose e mai a persone.

 

«Che» come aggettivo interrogativo
Considera la frase:

Che macchina hai acquistato?   
Che (quale) macchina hai acquistato?

«Che» è aggettivo interrogativo quando, esattamente come il pronome, figura in frasi che terminano spesso con il punto interrogativo. Accompagna sempre il nome (in questo caso, la macchina) e può essere sostituito da «quale».

Analizziamo la frase:

Che lavoro vorresti fare da grande?  
Che (quale) lavoro vorresti fare da grande?

Come puoi vedere è una domanda che termina con il punto interrogativo, può essere sostituito da «quale» e soprattutto si lega al nome (in questo caso, il lavoro). «Che» ha, dunque, la funzione di aggettivo interrogativo.

RICORDA

«Che» è un aggettivo interrogativo quando esprime una domanda evidenziata spesso dal punto interrogativo. È sempre seguito dal nome, può essere sostituito da «quale» e si riferisce sia a cose che a persone.

 

«Che» come pronome indefinito
La penultima funzione che questa particella può assolvere è quella di pronome indefinito. Non segue un nome, è sempre usato al maschile e identifica qualcosa di indeterminato: un che, un certo che, un non so che, qualcosa,..).
Consideriamo la frase:

Quel ragazzo ha un so che di misterioso!

Non farti ingannare dal punto esclamativo ma cerca di analizzare bene la frase. «Che» non si accompagna a un nome per cui è, a tutti gli effetti, pronome. In seconda analisi, è inserito all’interno di una esclamazione ma, attenzione, per essere un pronome esclamativo deve consentirti di sostituire «un so che» con «che cosa». Proviamo a effettuare la sostituzione:

Quel ragazzo ha che cosa di misterioso!

La frase appare completamente senza senso ed è evidente che la sostituzione non è andata a buon fine. Di conseguenza, non possiamo affermare che si tratti di un pronome esclamativo. Se invece provassimo a sostituire «un so che» con «qualcosa» avremmo un risultato differente:

Quel ragazzo ha qualcosa di misterioso!

La frase conserva lo stesso significato ed è corretta dal punto di vista grammaticale. «Un so che» e «qualcosa» appartengono alla categoria dei pronomi indefiniti ed esprimono tutto ciò che non può essere identificato.

RICORDA

«Che» è pronome indefinito quando identifica qualcosa di indeterminato, non segue mai il nome ed è sempre usato al maschile.

 

«Che» come congiunzione
Se tutti gli altri casi sono esclusi, «che» avrà valore di congiunzione usato per introdurre proposizioni subordinate di vario genere (dichiarative, causali, comparative, …)

Ho il sospetto che Massimo abbia copiato il compito.

Come potrai osservare, «che» non è un pronome relativo, non è pronome o aggettivo interrogativo, non è pronome o aggettivo esclamativo, non è un pronome indefinito ma solo ed esclusivamente congiunzione. In questo caso è esattamente una congiunzione dichiarativa.

RICORDA

«Che» è congiunzione quando viene principalmente utilizzato per introdurre subordinate di vario genere.