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Le proposizioni subordinate complementari indirette (1)

Proposizione temporale
All’interno di un periodo, la proposizione temporale è la subordinata che indica o specifica il lasso di tempo in cui si svolge, si è svolto o si svolgerà il fatto o l’azione espressa nella proposizione reggente.
Considera la frase: 

     Rientra a casa                        prima che faccia buio
   proposizione reggente              proposizione subordinata
                                                temporale

Come puoi notare, la proposizione subordinata temporale “prima che faccia buio” interviene a specificare lo spazio temporale in cui ha valore la suddetta raccomandazione “rientra a casa” indicata nella reggente.
Osserviamo insieme le proprietà della proposizione subordinata temporale:

>> Risponde alle domande “Quando? In quale momento?” ed equivale al complemento di tempo determinato, vale a dire, svolge nel periodo la sua stessa        funzione; ma può assumere anche la funzione del complemento di tempo continuato rispondendo alla domanda “per quanto tempo?”:

  Le ho telefonato prima di cenare              Proposizione subordinata temporale

                         (quando? In quale momento?)

     Le ho telefonato prima di cena               Complemento di tempo determinato

                       (quando? In quale momento?)

 La mamma era ansiosa mentre guidava              Proposizione subordinata temporale

                                         (per quanto tempo?)

     La mamma era ansiosa durante la guida             Complemento di tempo continuato

                                          (per quanto tempo?)

 

 >> Si presenta sia in forma esplicita che in forma implicita:

 –  in forma esplicita quando è introdotta dalle congiunzioni e locuzioni quando, mentre, finché, nel momento in cui, prima che, dopo che, da quando, al       tempo in cui, …; di solito, possiede il verbo al modo indicativo con l’eccezione della locuzione “prima che…” che richiede il verbo al modo congiuntivo:

     Non sento Giulia / da quando è partita a Milano.   Verbo al modo indicativo
      Vorrei salutare Giulia / prima che parta.   Verbo al modo congiuntivo

Nel primo periodo la proposizione temporale “da quando è partita”presenta il verbo al modo indicativo che, come abbiamo detto, è maggiormente usato nella costruzione di tale subordinata. Avremmo avuto un verbo al modo indicativo anche con le altre congiunzioni o locuzioni sopra menzionate : “mentre partiva, quando è partita, nel momento in cui è partita” ma non con la locuzione prima che. Essa richiede solo il congiuntivo: “prima che parta” (come nella secondo esempio riportato) ma anche “prima che partisse”.

          –  in forma implicita quando possiede il verbo:

          1) al modo gerundio: “Entrando (= mentre entrava) in classe Cinzia è scivolata”.
          2) al modo participio passato: “Tornata (= quando sono tornata) a casa ho preparato la cena.
          3) al modo infinito retto dalle preposizioni al, nel, sul, e dalle locuzioni prima di, dopo di:  
         

Al calar del sole (quando tramontò il sole) ordinammo un aperitivo”; “Nel guardarlo (= quando l’ho guardato) ho notato la sua espressione infelice;  “Tornarono sul far della sera (= mentre si faceva sera)”; “Prima di dormire spegni la tv”; “Incontrerò Isabella dopo aver studiato”. 

RICORDA

Si chiama proposizione temporale la subordinata che indica e specifica lo spazio temporale in cui si verifica o si compie l’azione espressa nella proposizione reggente. Risponde alle domande “quando/ per quanto tempo?” svolgendo, dunque, lo stesso ruolo che il complemento di tempo determinato e il complemento di tempo continuato assumono all’interno di una frase. Si presenta in forma esplicita quando è introdotta dalle congiunzioni o locuzioni temporali (quando, mentre, finché, nel momento in cui, prima che, dopo che, da quando, …) e possiede il verbo al modo indicativo con l’eccezione della locuzione “prima che” che richiede il congiuntivo. Nella forma implicita, la proposizione temporale possiede il verbo all’infinito retto dalle preposizioni al, nel sul, e dalle locuzioni temporali prima di, dopo di.