Proposizione modale
All’interno di un periodo, la proposizione si dice subordinata modale quando indica o specifica il modo o la maniera in cui si verifica o si compie l’azione espressa dalla reggente.
Considera la frase:
Risponderò a Luisa nella maniera che riterrò opportuna.
proposizione reggente proposizione subordinata
finale
Come puoi notare, la proposizione modale non fa altro che illustrare la maniera in cui si compierà l’azione della reggente (risponderò a Luisa).
Osserviamo insieme le proprietà della proposizione modale:
>> Risponde alle domande “come? In che modo? In quale maniera?” ed è il corrispettivo del complemento di modo, o meglio, svolge nel periodo la stessa funzione che il complemento di modo assume nella proposizione:
Ho scritto la relazione come mi hai suggerito Proposizione subordinata modale
(come? In che modo? In che maniera?)
Ho scritto la relazione secondo i tuoi suggerimenti Complemento di modo
(come? In che modo? In che maniera?)
>> Può figurare in forma esplicita e in forma implicita:
– in forma esplicita è introdotta:
- a) (quando esprime un fatto certo e reale) dalle congiunzioni e locuzioni come, nel modo in cui, nella maniera in cui, … e possiede il verbo al modo indicativo : “La mamma ha preparato il tiramisù nel modo in cui piace a me”;
- b) (quando indica un fatto probabile) dalle congiunzioni e locuzioni come, come se, quasi che,… e ha il verbo coniugato al modo congiuntivo o al condizionale: “Quel vecchio comodino è ritornato come fosse nuovo”; “Hai svolto l’esercizio come avrei fatto io”.
– In forma implicita possiede il verbo solo al gerundio presente: “Dario mi salutò sorridendo”.
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