Proposizione comparativa
All’interno di un periodo, la proposizione comparativa indica o specifica un confronto con quanto è espresso dalla proposizione principale.
Considera la frase:
Luigi è più risoluto di quanto pensassi
proposizione reggente proposizione subordinata comparativa
Come puoi notare la proposizione subordinata comparativa “di quanto pensassi” interviene a specificare una comparazione con quanto indicato nella reggente.
Osserviamo insieme le proprietà della proposizione subordinata temporale:
>> Risponde alle domande “più/meno di chi o di che cosa? Quanto/come chi o che cosa?” ed equivale al complemento di paragone (di maggioranza, di minoranza o uguaglianza), vale a dire, svolge nel periodo la sua stessa funzione:
Nadia è più simpatica di come l’avevi descritta Subordinata comparativa (maggioranza)
(più di cosa?)
Nadia è più simpatica della tua descrizione Complemento di paragone (maggioranza)
(più di cosa?)
üHo meno tempo di quanto lo abbiate voi Subordinata comparativa (minoranza)
(meno di chi?)
Ho meno tempo del vostro Complemento di paragone (minoranza)
(meno di chi?)
Ho avuto la stessa sensazione che hai avuto tu Subordinata comparativa (uguaglianza)
(quanto/come chi?)
Ho avuto la stessa sensazione tua Complemento di paragone (uguaglianza)
(quanto/come chi?)
>> Si presenta sia in forma esplicita che in forma implicita:
– in forma esplicita può essere a sua volta:
1) di maggioranza quando è introdotta da congiunzioni correlative: più … di come; più… di quanto; più… che; meglio… di come; …. e ha il verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condizionale (quest’ultimo è usato solo per paragoni ipotetici).
Il film è più avvincente / di quanto immagini. Verbo al modo indicativo
Abbiamo acquistato più biglietti / di quanto servissero. Verbo al modo congiuntivo<
Hai agito meglio / di come avrei fatto io. Verbo al modo condizionale (paragone ipotetico)
2) di minoranza quando è introdotta da congiunzioni correlative: meno … di come; meno… di quanto; meno… che; peggio… di come; …. e ha il verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condizionale (solo per paragoni ipotetici):
Chiara è meno disponibile / di quanto credi. Verbo al modo indicativo
Il conto fu meno salato / di quanto avessimo previsto. Verbo al modo congiuntivo
Ha reagito peggio/ di come avremmo immaginato. Verbo al condizionale (paragone ipotetico
3) di uguaglianza quando è introdotta da congiunzioni correlative: così … come; tanto… come; tanto… quanto; … e ha il verbo all’indicativo o, se il confronto è considerato come possibilità, al condizionale:
Hai tanto coraggio/ quanto ne ho Verbo al modo indicativo
Quel letto non è così comodo / come avrei voluto. Verbo al condizionale (paragone ipotetico)
– In forma implicita, la proposizione comparativa piò essere solo di maggioranza e si esprime con il verbo all’infinito preceduto dalle congiunzioni e locuzioni anziché, più che, piuttosto che:
“Preferisco studiare piuttosto che uscire”; “Conviene prendere il treno anziché viaggiare in macchina.
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