Classe di vertebrati ricoperti di peli, con pannicolo adiposo sottocutaneo e provvisti di ghiandole mammarie.
Classe di vertebrati ricoperti di peli, con pannicolo adiposo sottocutaneo e provvisti di ghiandole mammarie.
I mammiferi hanno pelle spessa, costituita da uno strato superficiale di natura epiteliale (epidermide) e uno profondo connettivale (derma); questo rivestimento è un mezzo protettivo contro la dispersione del calore. Formazioni cornee cutanee sono: i peli, a volte rigidi (setole) oppure trasformati in spine e aculei; i corni in numero dispari, come nei rinoceronti; le corna in numero pari frontali, persistenti come nei bovidi, oppure annuali e ramificate come nei cervidi, il becco (ornitorinco), le unghie (ad artiglio, a zoccolo, laminari ecc.), mancanti del tutto nei cetacei. Nella pelle esistono vari tipi di ghiandole, come le sudoripare, le sebacee o quelle che producono secrezioni odorose, ma le più caratteristiche sono le ghiandole mammarie, sviluppate e funzionanti nelle femmine, atrofiche nei maschi. Queste ghiandole hanno una struttura alveolare e sono distribuite sul ventre; secernono il latte che costituisce il nutrimento di tutti i mammiferi nei primi tempi di vita. Lo scheletro dei mammiferi è formato da ossa compatte al cui interno si trova il midollo. La colonna vertebrale, che è il sostegno del corpo, è composta di vertebre alternate a dischi di cartilagine che conferiscono elasticità a tutto l’asse. Gli arti anteriori e posteriori sono strettamente correlati al genere di vita delle varie specie; così, le appendici dei mammiferi nuotatori sono brevi e pesanti, mentre quelle dei mammiferi corridori e saltatori mostrano notevole sviluppo in lunghezza. La parte del cranio destinata al contenimento della massa cerebrale raggiunge nei mammiferi uno sviluppo assai maggiore di quello che si riscontra negli altri vertebrati. L’apparato digerente mostra variazioni a volte profonde fra i vari gruppi di mammiferi. Le differenze riguardano essenzialmente i denti, lo stomaco e il modo con cui l’ultimo tratto intestinale (v. intestino) sbocca all’esterno. La forma e lo sviluppo dei denti rivela il modo di vita e il tipo di alimentazione; pertanto su tali organi si basa molto la tassonomia di tutta la classe. Gli organi di senso possono assumere nei mammiferi uno sviluppo molto vario: il primo posto spetta indubbiamente all’olfatto, che raggiunge la massima finezza nei carnivori. Anche il tatto è acuto, essendo la pelle in generale molto sensibile. Molto evoluto appare anche il senso dell’udito, mentre il senso della vista, per quanto sviluppato, non lo è sempre come negli uccelli. È sviluppato, più che nelle altre classi di vertebrati, il senso del gusto, localizzato nella lingua che è sempre presente, carnosa, di solito mobile, a volte prensile (giraffa), raramente immobile (cetacei). La riproduzione e i fenomeni a essa legati presentano nei mammiferi aspetti interessanti; la durata della gestazione è molto varia: in generale è breve nelle specie di piccole dimensioni e lunga in quelle di grande mole. Anche il numero dei nati per ogni parto è vario.
Le cure parentali sono assolte di regola dalla madre; i rapporti parentali si attenuano con la crescita dei figli fino a interrompersi del tutto quando questi sono capaci di vita indipendente. I tempi impiegati per raggiungere la maturità sessuale sono brevissimi nelle specie a vita corta, progressivamente più lunghi in quelle più longeve. In relazione alle necessità della riproduzione o ad altre cause dirette a migliorare le condizioni di vita, alcuni mammiferi intraprendono migrazioni più o meno estese, periodiche o irregolari, a cui prendono parte enormi masse di individui oppure gruppi di modesta entità. I mammiferi mangiano relativamente meno degli uccelli a causa della minore attività fisica svolta. Durante l’inverno alcuni erbivori e vari insettivori suppliscono alla scarsezza o alla mancanza totale di cibo smaltendo i grassi accumulati durante la bella stagione; altri (marmotte, ghiri e vari orsi) vanno in letargo in nascondigli appositamente preparati.
Attualmente esistono circa 2000 specie di mammiferi. La distribuzione geografica della classe interessa tutta la Terra, ma l’area di diffusione di ogni singola specie è molto più circoscritta; solo i mammiferi marini hanno un habitat più esteso. Secondo la moderna tassonomia la classe viene suddivisa in 6 sottoclassi comprendenti complessivamente 35 ordini, di cui 17 estinti e 18 viventi.