Tutto ciò che l’ambiente ci mette a disposizione viene chiamato risorsa naturale e può essere di due tipologie: rinnovabile e non rinnovabile…
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Quando l’uomo cominciò a vivere stabile in un posto (molti millenni fa, dopo la comparsa dell’agricoltura), per poter soddisfare tutti i suoi bisogni cominciò a sfruttare tutto quello che si trovava intorno al suo insediamento.
Come allora, anche noi sfruttiamo le ricchezze che ci offre la natura. Tutto ciò che l’ambiente ci mette a disposizione viene chiamato risorsa naturale e può essere di due tipologie: rinnovabile e non rinnovabile.
Risorse rinnovabili sono il terreno agricolo, la vegetazione, gli animali, l’aria, l’acqua, l’energia solare, il calore che proviene dall’interno della Terra (energia geotermica) e l’energia del vento (chiamata eolica). Queste risorse non si esauriscono mai perché attraverso processi chimici e biologici che si attivano da soli hanno la possibilità di rinnovarsi. L’uomo può utilizzarle all’infinito, purché rispetti gli equilibri naturali (deve attendere i tempi di riproduzione di piante e animali, deve consentire al suolo di riformare tutte le sostanze che lo rendono fertile, non deve inquinare acqua e aria, non deve tagliare troppi alberi ecc.).
Non sono rinnovabili i minerali, i metalli, i materiali per le costruzioni, le pietre preziose, il carbone, il petrolio e il gas naturale. Questo accade perché la natura impiega migliaia di anni per accumulare questi preziosissimi materiali, mentre bastano pochi anni (pochi rispetto ai tempi della natura!) per esaurire i giacimenti o le cave. Queste risorse sono però indispensabili a molte industrie e alla vita quotidiana di tutti: basti pensare al petrolio, con cui realizziamo quasi tutto quello che utilizziamo, dal contenitore di plastica ai tessuti acrilici alla benzina che fa muovere l’automobile!
