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Stampa

Arte di riprodurre, in gran numero di copie, scritti e disegni…

Arte di riprodurre, in gran numero di copie, scritti e disegni mediante impressione con caratteri mobili. La tecnica di stampa si fonda su alcuni elementi di base che sono: un supporto (generalmente la carta) per raccogliere l’impronta; una sostanza (inchiostro) atta a fungere da veicolo di trasporto dell’impronta; una matrice per riprendere l’impronta. Si possono avere differenti sistemi di ricezione dell’inchiostro:

  1.  sistema in rilievo, nel quale le parti destinate a ricevere l’inchiostro si trovano tutte alla medesima altezza, mentre le parti da non stampare sono più basse e incise; a questo sistema appartengono la tipografia e la stampa in anilina;
  2.  sistema in basso rilievo (o in cavo), nel quale le parti che ricevono l’inchiostro sono incise rispetto al piano di stampa: a questo sistema appartengono la calcografia e la stampa a rotocalco;
  3. sistema in piano, nel quale sia le parti destinate a ricevere l’inchiostro sia quelle che non lo ricevono sono sullo stesso piano; un particolare trattamento rende le prime ricettive all’inchiostro. Appartengono a questo sistema la litografia, la fototipia e il processo offset.

Il metodo più antico di stampa è la xilografia, conosciuta dai cinesi molti anni prima di Cristo: essi se ne servivano per riprodurre sulla carta o sulla stoffa l’incisione in legno di figure o disegni della loro scrittura ideografica (v. ideografia). In Europa il metodo xilografico fu impiegato nel XV secolo prima dai fabbricanti di carte da gioco e poi per stampare immagini religiose e veri e propri libri. Verso il 1435 Johann Gutenberg ebbe per primo l’idea di incidere ciascuna lettera dell’alfabeto sopra pezzetti di legno di uguali dimensioni, in maniera che, combinando in vario modo quei pezzetti e tenendoli insieme stretti, si potessero formare righe e, con più righe, una pagina.
Gutenberg ebbe, nella sua invenzione, dei collaboratori prima suoi soci, poi suoi rivali: Johann Fust e Peter Schoeffer. Con la nascita della tipografia fecero la loro apparizione anche le macchine da stampa. Dapprima gli stampatori si servivano del torchio a mano ed esclusivamente di caratteri mobili in legno. Poi, il torchio interamente in legno fu gradatamente perfezionato e munito di una incastellatura in ferro e di un piano di rame. Nel 1816 Friedrich Koenig e Andreas Bauer realizzarono una macchina da stampa completamente metallica a pressione cilindrica.
Da allora altri importantissimi progressi si sono fatti nell’arte tipografica e la composizione in caratteri mobili a mano è stata quasi generalmente sostituita con quella in linotype e in monotype.
Il sistema di stampa litografico fu realizzato nel 1796 dal cecoslovacco Alois Senefelder, il quale notò la particolare proprietà di alcune pietre calcaree (pietre litografiche) di rifiutare l’inchiostro grasso quando sono bagnate e di riceverlo quando sono asciutte.
Il metodo offset fu scoperto quasi accidentalmente nel 1904 dall’americano Ira W. Rubel: questo metodo, detto anche «rotolitografia», si differenzia dalla litografia per la stampa che è ottenuta mediante un cilindro di caucciù che riprende l’inchiostrazione appropriata da una lastra di zinco e la riporta sulla carta mediante pressione.
L’incisione della lastra di zinco si effettua riportando la composizione così come si deve stampare, cioè diritta, mentre nel procedimento tipografico la forma o la composizione è rovesciata. Il sistema di stampa calcografico è stato inventato nel medioevo; ma la prima riproduzione su carta, realizzata con questo sistema, risale al 1452 a opera dell’orefice fiorentino Maso Finiguerra. La stampa a rotocalco, infine, ha origini piuttosto recenti; fu il boemo K. Klutsch che nel 1905 mise a punto con il fratello Sterey il processo a grano di resina per la stampa a rotocalco delle stoffe. Il primo giornale recante illustrazioni con questo metodo fu il numero di Pasqua del 1910 della «Freiburger Zeitung».

Tra i processi minori di stampa citiamo inoltre la fototipia (o fotocollografia), la serigrafia e il processo di stampa all’anilina. La prima fu realizzata nel 1885 da Patevin, che riproduceva immagini fotografiche su pietra litografica ricoperta di gelatina sensibilizzata al bicromato; tale processo fu successivamente perfezionato nel 1869 dal fotografo (v. fotografia) Albert di Monaco, che sostituì il supporto in pietra con uno di vetro granulato: La serigrafia, invece, ha origini antichissime (era già conosciuta dagli egizi) e consiste nello stendere l’inchiostro su un tessuto reticolare, generalmente di seta, consentendo la stampa anche a più colori su carta, cartone, tessuto, vetro, legno, ceramica ecc. Il processo di stampa all’anilina, infine, venne brevettato in Germania nel 1890 e impiegato solo più tardi dal francese Holwee.