È un preparato costituito da sostanze innocue, dotate di potere antigene
È un preparato costituito da sostanze innocue, dotate di potere antigene, cioè capaci di reagire contro un determinato agente patogeno, una volta introdotte nell’organismo, conferendogli uno stato di immunità.
Il procedimento che immunizza attivamente l’organismo, contro varie malattie batteriche e virali, è definito vaccinazione.
Il termine deriva dal primo tentativo, fatto da Jenner nel 1796, di ottenere immunità acquisita specifica contro il vaiolo, innestando in un bambino il contenuto di una pustola infetta di una mucca.
Il nome si è poi generalizzato a indicare tutte le pratiche che tendono a ottenere un’immunità acquisita contro le diverse malattie infettive. I vaccini sono sospensioni di microrganismi, o dei loro prodotti, responsabili della malattia verso cui si vuole appunto immunizzare l’organismo. L’immunità diventa attiva dopo un periodo di alcuni giorni o anche settimane dalla somministrazione, per cui, a seconda del vaccino in questione, il processo è essenzialmente un metodo di prevenzione. In base alla tecnica di preparazione, i vaccini sono distinti in tre grandi gruppi: vaccini vivi attenuati, vaccini inattivi o «morti» e anatossine. I vaccini vivi sono così chiamati perché ottenuti con batteri e virus vivi, come quelli contro la poliomelite e il morbillo, e sono preferiti perché conferiscono un’immunità più solida e duratura.
La loro azione consiste nel riprodurre esattamente le conseguenze immunitarie delle infezioni naturali, arrecando però solo una malattia lieve e circoscritta o inapparente. I vaccini inattivi sono invece costituiti da microrganismi uccisi. Nella loro preparazione viene distrutto il potere riproduttivo senza intaccare la proprietà di indurre la produzione di anticorpi nell’organismo in cui sono iniettati. Esempi di vaccini inattivi sono quelli contro il tifo e l’influenza; i metodi per ottenere l’inattivazione possono essere fisici, come il calore, o chimici.
Il terzo gruppo, le anatossine, comprende solo i prodotti di alcuni agenti morbosi e non i germi interi. Alcuni batteri, come quelli responsabili del tetano, producono particolari sostanze dette esotossine, che rappresentano l’unico fattore patogeno di tali microrganismi. Trattando queste esotossine con opportuni metodi chimico-fisici è possibile distruggere la tossicità lasciando inalterato il potere contro gli antigeni.
I vaccini principali vengono inoculati per via intramuscolare o sottocutanea e raggiungono, in un tempo più o meno breve, i vari linfonodi regionali dove inizia il processo di formazione degli anticorpi.