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Il nome

Nomi concreti e nomi astratti

Considera la seguente frase:

Luigi è uscito presto da casa per andare a scuola, deve camminare molto e ha uno zaino molto pesante.

I nomi evidenziati indicano persone o cose che possiamo vedere e toccare. Per questo motivo, si chiamano nomi concreti.

RICORDA

I nomi concreti indicano cose, persone o animali reali che esistono e che possiamo percepire attraverso i sensi (vista, tatto, olfatto, udito, gusto).

Considera, adesso, la frase:

Giulia provava una gioia incontrollabile data dall’avvento di nuove speranze, progetti, emozioni e desideri.
I nomi evidenziati indicano cose che non possiamo toccare, gustare, vedere o sentire. Si chiamano per questo motivo nomi astratti. 

RICORDA

I nomi astratti indicano idee, concetti, emozioni, sentimenti e tutte quelle cose che non possiamo percepire con i sensi.

Attenzione:
non è così semplice distinguere i nomi concreti da quelli astratti. I linguisti si interrogano da molto su questo problema al punto di definire alcuni nomi sia concreti sia astratti.

>>Sonno                                                                           
non possiamo vederlo, toccarlo però                                  

                                                                                       
possiamo sentirlo, e ne subiamo l’influenza.

 

>>Nomi di azioni (corsa, arrivo)                                            
non possiamo toccarli ma possiamo vederli,                          

                                                                                       
quindi sono considerati ambivalenti.

Ci sono poi dei nomi che hanno una doppia natura in base al contesto della frase:

Celebrità 

>>Astratto                                             La celebrità è un’ arma a doppio taglio.
>>Concreto                                           Madonna è diventata una celebrità.

Occhio

>>Astratto                                    Ci vuole occhio per scoprire un’imitazione ben fatta.
>>Concreto                                  Luigi ha un occhio nero.

La lista è veramente lunga ma, per allontanare ogni dubbio, è sempre consigliabile osservare il contesto e il contenuto della frase.

 

Nomi individuali e nomi collettivi

Considera le seguenti parole:

Gregge     Mucca    Branco    Popolo     Carro

Tra questi nomi concreti, qualcuno indica un singolo individuo, altri indicano un gruppo di animali, cose o persone.

>>Gregge                        gruppo di pecore

>>Mucca                        nome di animale

>>Branco                       gruppo di mammiferi

>>Popolo                       gruppo di indiviui

>>Carro                          nome di cosa

 

RICORDA

Si chiamano nomi individuali i nomi che indicano una sola persona, cosa o animali. Si chiamano nomi collettivi, i nomi che indicano un insieme di animali, cose o persone

 

Attenzione:

i nomi collettivi, pur indicando un insieme di elementi, si presentano sempre al singolare e quindi si coniugano con il verbo al singolare.

Il gregge pascolava nei campi.

Il popolo, stanco di subire, decise che fosse giunto il momento di una rivoluzione.

Se, però, i nomi collettivi sono accompagnati dalla specificazione degli elementi che li costituiscono, possono concordare al singolare e al plurale.

Il branco di cani abbaiava/abbaiavano.

Il gregge di pecore pascolava/pascolavano.

In ogni caso, è comunque preferibile la coniugazione dei verbi al singolare.

 

I nomi primitivi e i nomi derivati

Considera le parole:

Casa                      Mare    

Il nome casa è formato dalla radice (cas-) e dalla desinenza (-a).
Il nome mare è formato dalla radice (mar-) e dalla desinenza (-e).
Si tratta di nomi che non derivano da nessuna parola e sono formati solo dalla radice e dalla desinenza. 

RICORDA

I nomi che non derivano da altre parole si chiamano nomi primitivi

Considera adesso le parole:

Rincasa     Casolare    Casalinga

Queste parole hanno una radice comune che è proprio (cas-).

Mareggiata    Marino   Marittimo

Queste parole hanno una radice comunque che è (mar-).
Entrambi i gruppi di parole derivano da un nome primitivo da cui ereditano la radice e a cui aggiungono dei prefissi (elementi che precedono la radice) o dei suffissi (elementi che seguono la radice).

RICORDA

I nomi che derivano dai primitivi, a cui aggiungiamo prefissi o suffissi e assumono un nuovo significato, si dicono derivati.

Attenzione:

Alcuni nomi derivati presentano sia un prefisso che un suffisso.

nome primitivo

nome derivato

prefisso

radice

suffisso

desinenza

pasta

Antipastiera

anti

past

ier

a

sale

Insalatiera

in

sal

atier

a

 

Nomi alterati

Considera i seguenti nomi:

gattino    gattone    gattaccio    gattuccio

Tutti questi nomi, derivano dal nome primitivo gatto a cui però sono state apportate delle modifiche che non cambiano il senso della parola, ma caratterizzano l’idea che vogliamo esprimere.

gattino         è un gatto piccolo
gattone        è un gatto grande
gattaccio       è un gatto cattivo
gattuccio       è un gatto da coccolare 

RICORDA

I nomi che con l’aggiunta di suffissi alterano il significato del nome da cui derivano e ne caratterizzano la qualità o la quantità si chiamano nomi alterati.

 A seconda dei suffissi che possiamo aggiungere a un nome primitivo, i nomi alterati si dividono in quattro categorie

 

Suffissi

esempio

diminutivi

indicano una persona animale o cosa più piccola rispetto alla grandezza normale

ino

etto

erello

icello

erello

icciolo

icino

trenino

scolaretto

staterello

fraticello

acquerello

ricciolo

pasticcino

vezzeggiativi

indicano un sentimento di simpatia, affetto, tenerezza nei confronti di una persona, animale o cosa

uccio

ino

icino

olino

calduccio

tesorino

micino

topolino

accrescitivi

indicano che una persona animale o cosa sono più grandi del normale

one

(il suffisso one, applicato ai nomi femminili li trasforma quasi sempre in maschili)

ona

maglione

omone

donnone

amicona

ragazzona

 

dispregiativi

indicano un sentimento di antipatia, disprezzo, avversione per qualche caratteristica fisica o morale

accio

astro

ucolo

uncolo

onzolo

ercolo

iciattolo

ragazzaccio

giovinastro

maestrucolo

omuncolo

mediconzolo

libercolo

mostriciattolo

I suffissi non sempre si riescono ad individuare. Ad esempio, il suffisso in -ino può contenere sia un vezzeggiativo, sia l’idea di un diminutivo.

Topolino                          

>>Diminutivo         un piccolo topo
>>Vezzeggiativo     un topo simpatico

I nomi alterati, possono contenere più di un suffisso:

Bors –ell – ino
cas –ett – ina

Anche i nomi propri di persona possono essere alterati:

>>Maria             Mariella,  Marietta
>>Chiara            Chiarina, Chiaretta
>>Luigi               Luigino, Luigione 

Attenzione:
Ci sono dei nomi che, a prima vista, sembrano alterati perché terminano con i suffissi tipici di questi nomi. In realtà, si tratta di nomi diversi e primitivi e si chiamano falsi alterati

>>Burrone           non è alterato di burro
>>Rapina             non è alterato di rapa
>> Aquilone         non è alterato di aquila
>> Gettone          non è alterato di getto