Derivato dal greco «ippopòtamos», che significa cavallo di fiume, il termine ippopotamo…
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Derivato dal greco ippopòtamos, che significa cavallo di fiume, il termine ippopotamo viene generalmente usato per indicare l’ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius).
Goffo ed enorme (può infatti raggiungere i 4,5 m di lunghezza e le 4-5 t di peso), vive in piccoli gruppi, semisommerso nelle acque di fiumi e laghi africani, ed è particolarmente diffuso in Somalia ed Eritrea. Il corpo è tozzo e massiccio, provvisto di setole, e la testa larga, con la parte inferiore del muso molto sviluppata. La bocca è armata di una quarantina di grossi denti, tra i quali emergono i canini inferiori, lunghissimi e arcuati.
Grazie alla particolare conformazione delle narici, che possono essere chiuse durante l’immersione, l’ippopotamo passa molto del suo tempo in acqua, brucando le erbe che ricoprono i fondali, e nello stesso tempo garantendosi un’efficace protezione dai raggi solari, verso i quali la sua pelle è piuttosto vulnerabile.
Di indole pacifica, gli ippopotami maschi non esitano tuttavia ad ingaggiare dure zuffe tra loro durante la stagione dell’accoppiamento. La femmina, dopo una gestazione di circa otto mesi, partorisce un solo piccolo, che alla nascita pesa già una cinquantina di chili. Tanto il parto quanto le fasi più importanti dell’allevamento della prole avvengono nell’acqua, l’ambiente dove l’animale si sente più a suo agio.
I… cavalli di fiume
Appartengono alla famiglia degli ippopotamidi le sole due specie di ippopotamo viventi: quello comune e quello nano. L’ippopotamo comune è il più grosso tra tutti gli artiodattili; può infatti superare le quattro tonnellate di peso.
Anche se l’ippopotamo nano è notevolmente più piccolo, le due specie si assomigliano molto, poiché entrambe hanno la pelle spessa e nuda e il tronco voluminoso e cilindrico, sostenuto da arti brevi, massicci, con quattro dita che poggiano sul terreno. La testa è grande, il muso molto largo e gli occhi, così come le orecchie e le narici, sono situati molto in alto sulla testa, in modo che l’animale possa restare a lungo immerso, pur mantenendo fuori dall’acqua tutti gli organi di senso.
IL COCCODRILLO DEL NILO L’IPPOPOTAMO LA LONTRA GIGANTE