Proposizione dichiarativa
La proposizione subordinata dichiarativa ha la funzione di spiegare e chiarire un elemento della proposizione principale.
Considera il seguente periodo:
Mi sorge il dubbio che tu sia responsabile dell’accaduto.
Come puoi notare, la subordinata dichiarativa “che tu sia responsabile dell’accaduto” non fa altro che chiarire la reggente “mi sorge il dubbio”
Osserviamo insieme le proprietà della proposizione subordinata dichiarativa:
>> viene utilizzata per “dichiarare” , o meglio, per chiarire e spiegare:
– un nome generico della reggente: la speranza, la convinzione, l’ impressione, il sospetto, il fatto, il dubbio, la questione, … :
Mi rattrista il fatto che non possiate esserci.
Claudia ebbe l’impressione che Matteo fosse in difficoltà.
– un pronome dimostrativo presente nella proposizione principale: questo, quello, … :
Questo non sopporto: che tu non collabori in casa.
Quello che temo è che Luigi non si presenti all’appuntamento.
>> Può essere:
– esplicita quando è introdotta dalla congiunzione che seguita dal verbo al modo indicativo, congiuntivo o condizionale:
Mi conforta l’idea che verrai a trovarmi. Che + indicativo
Claudia è tormentata dal sospetto che Lucia sia falsa. Che + congiuntivo
Eravamo convinti del fatto che tutto ciò non sarebbe potuto accadere. Che + condizionale
– implicita quando è costruita con il verbo al modo infinito preceduto dalla preposizione di:
Sono contenta solo di questo: di aver vinto la borsa di studio.
Livia ha sempre paura di non essere all’altezza.
Attenzione:
C’è il rischio che tu possa confonderti nel distinguere la proposizione soggettiva, la proposizione oggettiva e la proposizione dichiarativa in quanto presentano una costruzione molto simile. Osserviamo le seguenti frasi:
Si suppone che Luca sarà trasferito.
Vittoria suppone che Luca sarà trasferito.
Tutti suppongono l’idea che Luca sarà trasferito.
Nella prima frase “che Luca sarà trasferito” è una subordinata soggettiva in quanto assume la funzione di soggetto della reggente ed è retto da un verbo impersonale.
Nella seconda proposizione, “che Luca sarà trasferito” è una subordinata oggettiva in quanto svolge il ruolo di complemento oggetto della reggente (che, a differenza del primo caso, contiene un soggetto) e dipende da un verbo indicante giudizio.
Nel terzo periodo, “che Luca sarà trasferito” è una subordinata dichiarativa in quanto ha la funzione di spiegare l’elemento “idea” contenuto nella reggente.
In ogni caso, ricordati sempre che:
– la proposizione subordinata soggettiva dipende solo e sempre da un verbo impersonale o costruito in forma impersonale;
– la proposizione oggettiva è retta da una proposizione principale che contiene già un soggetto espresso o sottinteso.
– la proposizione subordinata dichiarativa dipende sempre da un nome o da un pronome contenuto nella reggente e mai da un verbo.
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