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Metalli

Denominazione di tutti gli elementi che si trovano nella parte sinistra della tavola periodica degli elementi.

Denominazione di tutti gli elementi che si trovano nella parte sinistra della tavola periodica degli elementi.

I metalli sono dotati di lucentezza caratteristica e, salvo rare eccezioni, sono bianco‑argentei; pertanto, riflettono luce di ogni frequenza e ciò conferma che tutti i metalli hanno una configurazione elettronica simile. Inoltre, sono ottimi conduttori di calore e di elettricità; poiché i metalli trasportano la corrente elettrica senza trasporto di materia, si deve supporre che il trasporto della corrente avvenga non a opera di ioni, ma di elettroni. Tutti i metalli sono plastici e malleabili, pur presentando caratteristiche tecnologiche molto diverse tra loro. La mobilità elettronica dei metalli permette loro di passare con facilità da una zona ad alto potenziale elettrico a una con potenziale minore. Poiché una zona calda del metallo possiede energia maggiore di una zona fredda, gli elettroni tendono a migrare dalla prima alla seconda con conseguente livellamento della temperatura stessa.
È noto che per trasformare in gas una mole di un metallo occorre una quantità di energia minore di quella necessaria per trasformare in gas una mole di una sostanza non metallica; ciò dimostra che il legame metallico ha un’energia minore di quella di un legame covalente. Una proprietà chimica comune a tutti i metalli è che i loro ossidi con acqua formano le basi (v. acido e base), a differenza dei non metalli, i cui ossidi con acqua formano gli acidi; tuttavia, gli ossidi di alcuni metalli hanno sia proprietà basiche sia acide. Un’altra proprietà dei metalli, che si deduce dalla loro struttura elettronica, è che in soluzione essi danno origine a ioni positivi, mentre i non metalli formano ioni negativi. In natura solo alcuni metalli (oro, argento, rame, ferro, platino) sono presenti allo stato nativo, cioè come metalli puri; la maggioranza si trova sotto forma di composti come ossidi, solfuri, solfati, carbonati ecc. Tali composti, che possono essere in miscela con il metallo allo stato nativo, vengono chiamati minerali. Non tutti i metalli, poi, hanno proprietà (sia meccaniche, intese come capacità di resistere a carichi e sollecitazioni, sia tecnologiche, come attitudine a essere sottoposti alle varie lavorazioni necessarie per ottenere pezzi finiti) tali da consentire un conveniente utilizzo industriale, per cui diversi metalli puri hanno limitato impiego pratico; largo uso è invece fatto di leghe metalliche, ottenute dall’unione di due o più metalli con non metalli.

– non metalli: sono gli elementi che si trovano alla destra della tavola periodica degli elementi e non presentano le caratteristiche proprie dei metalli. Mentre questi riflettono il calore, la luce, splendono e sono ottimi conduttori di calore ed elettricità, i non metalli sono cattivi conduttori di calore ed elettricità e si combinano con i metalli. I non metalli sono 16: argo, azoto, bromo, carbonio, cloro, cripto, elio, fluoro, fosforo, iodio, neon, ossigeno, radio, selenio, zolfo, xeno. Naturalmente, vi sono alcuni elementi che presentano caratteristiche intermedie tra i non metalli e i metalli, come ad esempio l’arsenico e l’antimonio, che sono in grado di combinarsi sia con i metalli sia con i non metalli, e sono chiamati anfoteri.

Secondo le regole di nomenclatura chimica, attualmente gli elementi si distinguono in metalli, semimetalli (anfoteri) e non metalli, corrispondenti (in parte) agli antichi metalloidi.