I primi uomini erano raccoglitori di prodotti vegetali e animali…
I primi uomini erano raccoglitori di prodotti vegetali e animali, e vagabondavano in cerca di acqua, di prodotti spontanei della terra come frutta, radici e bacche, ma anche di molluschi, uova di uccelli, rettili e larve.
La loro attività più importante era, però, la caccia.
Grazie all’utilizzo delle prime armi (come le aste su cui venivano poste delle punte di pietra), l’uomo del Paleolitico cacciava, e quanto più avanzava la tecnica, tanto più grandi erano gli animali che esso era in grado di catturare.
L’uomo mousteriano (quello, cioè, di cui si sono trovate tracce a Le Moustier, in Francia), cacciava attirando gli animali più giovani in trappole, nascoste da erba e rami, che avevano un palo appuntito conficcato sul fondo; l’animale, cadendo nella trappola, veniva ucciso dal palo acuminato. Tra le prede c’era anche l’orso, che veniva attaccato con mazze e bastoni e, forse, anche con le reti.
L’ultima fase del Paleolitico è caratterizzata da un clima molto freddo. Questo favorì la migrazione, dal nord, di molti animali tipici dei luoghi freddi, come i cavalli, i mammut, i rinoceronti lanosi, le renne, i bisonti e gli orsi.
Poiché il gelo rendeva il terreno molto duro, diventava sempre più difficile, per l’uomo del tempo, scavare trappole nella terra: alcuni disegni realizzati in questo periodo mostrano, infatti, scene di caccia in cui si uccidono gli animali facendoli precipitare nei dirupi.
Un’altra tecnica utilizzata per uccidere gli animali era la costruzione di cataste di tronchi e grossi sassi, poste in bilico su una trave: spingendo l’animale contro la trave, i sassi e i tronchi cadevano su di esso imprigionandolo; a questo punto interveniva l’uomo e uccideva l’animale.
Alcuni gruppi di uomini erano soprattutto cacciatori di renne, dalle quali traevano gran parte degli oggetti che utilizzavano: tende, abiti, sacchi, cinghie e utensili in osso. Questi cacciatori, nascosti sotto coperture di pelli, sorprendevano i branchi di renne nel momento in cui esse attraversavano i fiumi, e attaccavano gli animali con lance, arpioni, lacci, fionde, archi e frecce.