Complemento di compagnia o di unione
Il complemento di compagnia o di unione si riferiscono all’essere animato (persona o animale) o inanimato insieme al quale ci si trova, si compie o si subisce un’azione.
Luigi va a scuola con Roberta.
Stefano si è recato da Simona con un cd.
Entrambe le parti evidenziate indicano rispettivamente la persona e l’oggetto in compagnia dei quali si compie l’azione. Ma, mentre nel primo caso “con Roberta” è un complemento di compagnia poiché si riferisce a una persona, nella seconda frase “con un cd” è un complemento di unione in quanto indica un oggetto.
Quali sono le proprietà del complemento di compagnia o di unione? Scopriamole insieme:
>> In primo luogo, come hai avuto modo di osservare dagli esempi riportati, sono introdotti dalla preposizione semplice con o dalle locuzioni prepositive in compagnia di, insieme a, insieme con, unitamente a, … :
Claudio è uscito in compagnia di Fido.
Ho acquistato l’abito con le scarpe abbinate.
>> Il complemento di compagnia risponde alle domande “con chi? In compagnia di chi?” mentre il complemento di unione risponde alle domande “con che cosa? In compagnia di che cosa?”:
Ho guardato un film con i nonni.
(Con chi? In compagnia di chi?)
Mauro è partito con uno zaino.
(con che cosa? In compagnia di che cosa?)
>> Possono essere retti:
- da un nome:
Chiara ha ricevuto in dono un anello con brillante.
Dario ha acquistato un casale con il vigneto.
- da un verbo di forma attiva:
I bambino gioca con la mamma.
- da un verbo di forma passiva:
La camicia è stata indossata con la cravatta.
Attenzione:
Oltre che da un nome , il complemento di compagnia può essere espresso anche da un pronome:
- pronome personale: “Ammiro il panorama con voi”;
- pronome interrogativo: “Con chi partirai?”;
- pronome indefinito: “Non mi vedo con nessuno”;
- pronome relativo: “ Carolina è l’amica con la quale sono andata a teatro”.
Inoltre, il complemento di compagnia e di unione può essere confuso con il complemento di mezzo. La differenza è spesso molto minima! Tuttavia è opportuno analizzare e comprendere il testo per individuare il giusto complemento.
Consideriamo, ad esempio, le frasi:
Sono uscita con l’ombrello.
Mi sono riparata con l’ombrello.
Nella prima frase “con l’ombrello” risponde alla domanda “con che cosa?” piuttosto che “con quale mezzo?” per cui è a tutti gli effetti un complemento di unione. Nel secondo caso “con l’ombrello” si riferisce al mezzo che mi permette di ripararmi dalla pioggia per cui non è un complemento di unione ma di mezzo.
RICORDA
Il complemento di compagnia indica la persona o l’animale insieme a cui si compie o si subisce l’azione espressa dal predicato, rispondendo alla domanda “con chi? In compagnia di che cosa?”. Se invece di un essere animato, si tratta di una cosa, il complemento si chiama complemento di unione e risponde alla domanda “con che cosa? In compagnia di che cosa?”. Entrambi sono introdotti dalla preposizione con o dalle locuzioni prepositive in compagnia di, insieme a, insieme con, unitamente a |