Il complemento di tempo continuato
A differenza del precedente che indica un tempo circoscritto entro cui si verifica un’azione o una circostanza, il complemento di tempo continuato precisa la durata del momento o dell’epoca in cui avviene qualcosa o si verifica una situazione.
Ho prenotato la vacanza per una settimana.
Vivo a Roma da otto anni.
Entrambe le porzioni di testo evidenziate ci dicono per quanto tempo dura, è durata o durerà un’azione o una circostanza. Essi sono complementi di tempo continuato.
Quali le sue caratteristiche?:
>> Innanzitutto, è introdotto:
– dalle preposizioni per, da, in, durante, oltre, … :
Fabio ha cominciato a lavorare da ottobre.
In tutto l’anno accademico Chiara non si è mai assentata.
Ti ho aspettato oltre un’ora.
– dalla locuzione prepositiva fino a:
Luisa dovrà lavorare fino a venerdì.
>> Risponde alla domanda “per quanto tempo?”:
La guerra del Vietnam è stata combattuta per quindici anni.
(per quanto tempo?)
Attenzione:
Anche il complemento di tempo continuato può figurare senza alcuna preposizione introduttiva:
Aspetteremo un anno e poi decideremo.
Dovrò lavorare tutta l’estate.
Inoltre, come il complemento di tempo determinato, può essere espresso dagli avverbi di tempo (sempre, spesso, continuamente, …) o dalle locuzioni avverbiali(a lungo, di frequente, da allora, …). In questo caso si chiamano complementi avverbiali di tempo continuato:
Antonio si allena spesso.
Ho atteso a lungo questo momento.
RICORDA
I complementi di tempo indicano la circostanza temporale in cui avviene un’azione o in cui si verifica una situazione. Si dividono in complemento di tempo determinato e complemento di tempo continuato. Il primo, rispondendo alle domande “quando? In quale momento?”, indica un lasso di tempo, un periodo o un’epoca precisa e circoscritta in cui si compie l’azione o si attua una circostanza. Il complemento di tempo continuato, per contro, indica la durata di un’azione o di una situazione e risponde alla domanda “per quanto tempo?”. |