Complemento di vocazione
Il complemento di vocazione indica la persona, l’animale o la cosa personificata a cui ci si rivolge in un discorso diretto. In altre parole, è il complemento che serve per chiamare, invocare, dare un ordine, rivolgere la parola.
Giovanni, entra pure!
Andiamo, Fido!
“O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor?”
“Giovanni”, “Fido” e “natura” sono i complementi di vocazione.
Tre le sue caratteristiche, a differenza di tutti i complementi visionati fino ad ora, possiamo osservare che:
– non ha legami di dipendenza con altri elementi della proposizione, da cui si separa per mezzo della virgola o da due virgole se non è collocato all’inizio della frase;
– non risponde ad alcuna domanda;
– è spesso preceduto dall’interiezione “o”;
– Può essere rafforzato dal punto esclamativo.
RICORDA
Il complemento di vocazione indica la persona, l’animale o la cosa personificata cui ci si rivolge. La sua presenza figura nei discorsi diretti (specie nei testi in prosa) o nei testi poetici. |