I linguaggi non verbali
Nella vita di tutti i giorni capita di esprimerti con i gesti, con la mimica facciale (le espressioni del volto) con uno sguardo, con il tono della voce, ma anche con l’abbigliamento. Quando sei felice mostri un gran sorriso, quando sei arrabbiato alzi il tono della voce, quando ti presenti a qualcuno gli stringi la mano. I gesti che compi e le espressioni che assumi sono mezzi con cui comunichi chi sei e come ti senti. Per comunicare, tutti gli esseri viventi si servono di moltissimi segni che si distinguono in:
- Acustici: suoni, rumori… come per esempio il suono della campanella avverte che la lezione è terminata.
- Visivi o iconici: immagini, colori, luci, disegni… come per esempio il passaggio a livello chiuso ci comunica che dobbiamo fermarci per far passare il treno. I più efficaci sono appunto quelli che rimandano ai segni stradali compresi ormai da tutti, anche da persone che parlano lingue completamente diverse tra di loro
- Tattili: come per esempio un abbraccio esprime un sentimento di tenerezza.
- Gustativi: come per esempio il sapore amaro indica che la cioccolata è fondente.
- Olfattivi: come per esempio l’odore del cibo suggerisce che il pranzo è pronto
RICORDA
I linguaggi non verbali possono essere costituiti da un unico segno (il suono della campanella) o da un numero limitato di segni (il semaforo) ma possono essere anche più articolati, come il linguaggio dei segni (abbraccio, pianto, stretta di mano). Tutti hanno, però, la stessa caratteristica: possono veicolare solo un numero limitato di informazioni e non permettono di esprimere concetti nuovi o più articolati rispetto a quelli codificati (trasmessi con il codice/segno). |
Il linguaggio verbale
Il linguaggio verbale è il linguaggio che utilizza la parola ed è il mezzo esclusivo dell’uomo per esprimersi. È il linguaggio che utilizzi per interagire con tutti quelli che ti circondano e ti permette di scegliere tra la forma parlata e la forma scritta. Entrambe sono molto importanti ma mentre la lingua parlata ti consente di esprimerti nell’immediato, la lingua scritta ti permette di conservare un messaggio nel tempo.
Attenzione, specie nella forma scritta:
Io tvb cmq.
Consideriamo il testo di un messaggio. Bisogna considerare che spesso, per questione di spazio, ricorriamo agli acronimi, quelle forme verbali che permettono di abbreviare le parole più lunghe. Quando ci troviamo nei contesti formali, è bene usare le parole intere.
RICORDA
Il linguaggio verbale si organizza nella forma scritta e orale dei diversi popoli e diventa lingua. La nostra lingua è l’italiano. È questo dunque che ci distingue dagli animali: la capacità di esprimere pensieri e sentimenti attraverso la scrittura e il parlato. |